è morto nicola tommasoli, assassinato dai fascisti a verona!

«Erano delle bestie, non c'è un motivo né niente». A parlare è un amico di Nicola Tommasoli, il ragazzo ridotto in fin di vita dopo un pestaggio da parte di un gruppo di neonazisti per non aver voluto offrire una sigaretta. «C’erano i ragazzi, - racconta uno dei due giovani - noi stavamo passeggiando, ci chiesero una sigaretta anche con un tono un po' strano. Noi abbiamo risposto di no e abbiamo continuato a camminare per la nostra strada senza fermarci: quando ho fatto per girarmi questo ce lo avevo già addosso e mi ha sferrato subito un pugno. Da lì è cominciato tutto, due minuti di panico, faccio fatica adesso perché ho preso tante botte, mi tiravano per i capelli, sono caduto più volte, ho cercato di difendermi come potevo, per fortuna mi sono girato altrimenti potevo esser lì al posto del mio amico». spiega. «Se Nicola si girava probabilmente non era lì, si poteva difendere, avrebbe avuto qualche botta ma essendo alle spalle non puoi proteggerti» aggiunge. «Cosa ci dicevano? No non ci dicevano insulti, no, ci davano le botte non dicevano niente. È stata una brutta cosa - conclude il ragazzo - non so se mi riprenderò era il mio migliore amico». «Quasi senza accorgersene siamo stati aggrediti - ricorda invece il secondo ragazzo - picchiavano in modo selvaggio come se sapessero che con queste azioni provavano gioia, Nicola era già svenuto, a terra ansimante, non dava segni di risposta. Lei ha mai visto un ragazzo morto? Per me è stata la prima volta». (www.corriere.it)

Questo è quanto racconta chi è sopravvissuto. Chi non ce l'ha fatta è Nicola, ennesima vittima della violenza fascista in Italia. Non ci sono parole per esprimere tutta la nostra rabbia e la nostra solidarietà a chi ha perso un figlio, un fratello, un amico. Ancora una volta questi schifosi gruppi legati all'estrema destra fascista e neonazista sono protagonisti di violenze senza senso. inconcepibili e intollerabili. E'ora che questa società in cui viviamo si svegli, apra gli occhi, reagisca e prenda finalmente l'unica e naturale presa di posizione nei confronti di questi germi malati che infettano le nostre città. Occorre una dura condanna da parte di tutti, bisogna cancellare questi gruppi di malati seguaci del fascismo. Fa male vedere un ragazzo che muore per colpa della bestialità dell'ignoranza di pochi. merde! mi verrebbe da dire, ma non basta. Bisogna prendere posizioni dure contro questi fenomeni e questi personaggi. Il fascismo è fuori dalla storia, si dice. A me non sembra. ci sta rientrando di prepotenza. sta a noi chiudergli la porta in faccia! E forse più paura fanno le dichiarazioni del presidente della camera Fini, che reputa peggiori e più gravi le contestazioni torinesi al salone del libro contro israele. Tenta di far passare una protesta per antisemitismo, mentre i suoi "simili" ammazzano un ragazzo per la strada. Cosa è più grave? agire un proprio diritto e manifestare o ammazzare un ragazzo a calci e pugni? credo che tutti conosciamo la risposta, ma qualcuno sembra non capire. Noi non tolleriamo più questo clima di odio che si sta creando nelle nostre città, non staremo più fermi a guardare. non si può andare oltre. da anni chiediamo che qualcuno affronti questo problema, ma a nessuno sembra interessare più di tanto.

Siamo antifascisti. sempre, ogni santo giorno. dobbiamo quindi agire da antifascisti : denunciando le violenze, segnalando le situazioni a rischio, obbligando le istituzioni a prendere posizioni chiare. Dobbiamo fermare con ogni mezzo questi rifiuti della società, cancellarli per sempre dalle strade dalle piazze dalle scuole dal futuro. Dovremo essere attenti e vigili per vincere questa lunga battaglia. Dobbiamo creare il vuoto intorno a loro, stringerli nell'isolamento più totale e cancellarli, per davvero, dalla storia. certa feccia non ha posto in questa società, quel poco che ha cancelliamolo.

solidarietà alla famiglia di nicola e a tutti i suoi amici, con il desiderio forte che la giustizia faccia il suo corso e condanni queste bestie assassine alla pena che meritano.

ORA E SEMPRE RESISTENZA SI DICEVA...EBBENE CHE RESISTENZA SIA!

teo