CONGRESSO ANPI

 

 

 

 

SI  E' SVOLTO IL CONGRESSO PROVINCIALE DELL'ANPI.

NON ERA PRESENTE NESSUNA ISTITUZIONE, NE PROVINCIA NE COMUNE DI BIELLA.

CON QUESTA DESTRA NON C'E' POSSIBILITA' DI DIALOGO.

IL PRC ERA PRESENTE ATTIVAMENTE, IN QUANTO I PROPRI ISCRITTI  SONO MILITANTI DELL'ASSOCIAZIONE.

ECCO L'INTERVENTO CHE HO FATTO:

 

Congresso A.N.P.I.

 

Sezione Cossato – Vallestrona

 

 

Intervento di : Valter Clemente

 

 

Compagni e compagne

 

Questo è il congresso dell’associazione, luogo deputato a discutere della linea politica futura e a eleggere i  nuovi organismi dirigenti.

Dico questo , perché a Cossato, le parole che io e un altro iscritto all’associazione  abbiamo detto, sono state strumentalmente usate per colpire il partito al quale, fuori dall’associazione appartengo. Non ho, nel mio intervento, attaccato nessun partito ne  intendo farlo oggi, ho ricordato da dove nascono le convinzioni politiche che esprimo oggi, e lo ricordo anche a questa assemblea: ho ricevuto insegnamenti nel corso della mia vita, oltre che dalla mia famiglia, che è stata molto presente, da molti maestri:  alcuni partigiani democratici cristiani e fieramente anticomunisti incontrati nel Veneto, terra di parte delle mie origini, che mi hanno fatto capire che il fronte antifascista non era unito, soffriva anche di un conflitto interno:  uno zio istriano mi ha fatto capire che quello che si dice oggi delle foibe non corrisponde tutto al vero;  ricordo con affetto una staffetta partigiana che mi ha introdotto a 14 anni nel Pci, Maria Curnis;  ricordo Arturo Bianchetto e un altro partigiano: Pietro Meneghesso e tanti altri ancora.   

Per questo, ritengo che  le tesi presentate, rischino  di  parificare partigiani e repubblichini e dare una patente di democrazia a fascisti mascherati da democratici, fascisti che vorrebbero festeggiare il 25 aprile non come giornata che ricorda la liberazione e i caduti partigiani, ma come una giornata che ricordi tutti i caduti, come è stato l’anno scorso a Biella, dove i fascisti sono scesi in piazza  ad infangare la medaglia d’oro che la città ha conseguito per la lotta di liberazione, cercando di impedire alle bandiere rosse, simbolo della maggior parte dei partigiani, di partecipare arrivando a minacciare querele.

Così come a Cossato dove i compagni che hanno portato in piazza le bandiere rosse sono stati insultati dai fascisti della Lega Nord.

Per questo ho presentato emendamenti a queste tesi, perché le parole, soprattutto quelle scritte, sono macigni, restano nel tempo, indelebili, per questo và scritto tutto e in modo inequivocabile, non bisogna lasciare spazi a libere interpretazioni. Questo perché la fase politica che attraversiamo non può certo definirsi democratica e perciò pronta ad un dialogo tra le parti.

Abbiamo un Presidente del Consiglio che reincarna la figura del duce, abbiamo un governo che vara leggi fasciste e razziste, i respingimenti, i CIE, gli attacchi agli organi dello stato,  che avvalla gruppi neofascisti come Forza Nuova e ha nella maggioranza un partito nettamente in contrasto con la costituzione che è la Lega Nord perché nello statuto parla apertamente di secessione Voglio ricordare alcuni uomini di punta di questo partito : Roberto Maroni, condannato per resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale. Mario Borghezio, condannato per incendio doloso a sfondo razziale e denunciato pure a Bruxelles per manifestazione razzista. Giancarlo Gentilini, condannato per istigazione all’odio razziale. Flavio Tosi, condannato per violazione alla legge Mancino per istigazione all’odio razziale. Umberto Bossi condannato per vilipendio al tricolore.

Non dimenticando l’inchiesta sulla Guardia Nazionale Padana che vedeva indagati molti esponenti della Lega per associazione di stampo militare in netto contrasto con la Costituzione Italiana, salvata da una legge ed personam del ministro Calderoli in un testo sulla semplificazione dello stato. Ricordo che  anche una parte anche del mondo industriale si è adeguata al fascismo imperante di questo governo, è il caso della Fiat che ha riproposto una legge del 1925 purtroppo plaudita anche da molti esponenti del centrosinistra.

Abbiamo da poco ricordato i morti dei campi di concentramento, ebrei, comunisti, omosessuali, rom, tanti rom e oggi dobbiamo assistere a smantellamenti di campi  dove questo popolo viene buttato a mare, nel vero senso della parola, con rimpatri forzati, dobbiamo vedere parlamentari, che ne ridono le morti.

 Come è stato possibile arrivare a ciò? Come è stato possibile,  in Italia, dove abbiamo conosciuto le barbarie del nazifascismo, ritornare a condividere in larga maggioranza quelle ideologie?

Dove hanno, abbiamo mancato come sinistra e come antifascisti per non accorgerci di che cosa stesse succedendo?

Un eccesso di buonismo, una visione della democrazia errata, un accettare supinamente di essere invasi dagli americani, sono secondo me alcuni elementi che ci hanno portato a questo.

Un’amnistia per i reati fascisti fatta troppo in fretta, una defascistizzazione degli organismi dello Stato mai compiuta, sono altre cause.

Una divisione del mondo, quella di Yalta, che ha impedito alle democrazie europee e Italiana di crescere, dove l’autoritarismo e il capitalismo l’hanno fatta da padrona impedendo di fatto alle forze socialiste e antifasciste di poter governare, sono queste altre cause ancora.

Abbiamo accettato che a ovest non passassero le tesi che governavano a est, abbiamo accettato che laddove avveniva fosse represso con la forza come in Spagna,  in Cile, l’embargo a Cuba e le dittature fasciste dell’America latina. Non abbiamo difeso a sufficienza la rivoluzione socialista dei paesi dell’est costringendoli a una chiusura a riccio che ha portato uomini reazionari al potere, trasformando la dittatura del proletariato in una dittatura dello Stato con le disastrose conseguenze che sono poi avvenute, dove poi per paura di essere tacciati come conniventi si è lasciato che il fascismo e il capitalismo prendessero il soppravvento, abbiamo lasciato che si uccidessero in Yugoslavia, in Albania e in altri stati, anzi abbiamo partecipato a fianco degli imperialisti americani a guerre di conquista e continuiamo a farlo in giro per il mondo,l’ Afghanistan ne è un esempio.

Come conseguenza a queste azioni, a queste compromissioni abbiamo avuto un attacco agli ideali socialisti, alle forze comuniste europee, e in Italia anche alla Costituzione perché scritta con una grande partecipazione dei comunisti.

Questo molto in sintesi la mia opinione sulla situazione politica passata e presente.

Vi è una destra all’attacco e una democrazia sempre più in pericolo, per questo ritengo importante questo congresso, perché l’associazione forte del suo radicamento può, dalla verità storica continuare a essere portatrice degli ideali con i quali il nostro paese ha saputo sconfiggere il regime nazifascista.

Per questo ribadisco che bisogna stare attenti all’uso delle parole, non bisogna cadere nella trappola del revisionismo storico che la destra vorrebbe, equiparare partigiani e fascisti non è verità storica, non sono morti uguali.

Non c’è stata una guerra civile in Italia, c’è stata una guerra di liberazione.

Bisogna stare attenti anche quando si parla di foibe,altrimenti capita quello che è successo nel consiglio comunale di Biella dove si sono equiparati i lager di sterminio alle foibe ,  bisogna contestualizzare  i fatti  e dire cosa fecero i fascisti nei Balcani, bisogna ricordare che in Istria i  fascisti si comportarono come i nazisti, ai quali peraltro ubbidirono dopo il 43, con azioni di pulizia etnica ferocissime, con una crudeltà mai condannata a sufficienza, questo non per giustificare eventuali eccessi dei partigiani slavi, ma per dire che forse le foibe contengono più morti slavi che italiani , più comunisti che fascisti, e mai nei numeri che si dicono, numeri smentiti da serie indagini storiche. 

Siccome le parole, soprattutto quelle scritte hanno un valore che resiste nel tempo, nel documento congressuale ve ne sono alcune che stravolgono la realtà e altre che mancano per aiutare a capirla.

Ecco perché ritengo importanti e indispensabili gli emendamenti che ho presentato e che analizzeremo in fase di votazione.

Congresso A.N.P.I.

 

 

Sezione Cossato – Vallestrona

 

 

Emendamenti al documento congressuale

 

 

Emendamento aggiuntivo introduzione, pg 1

 

Va aggiunto seconda riga dopo “ che pervade l’intero pianeta”

 

In particolare per l’Italia, quindici anni di governo Berlusconi hanno portato il paese alle varie guerre in atto nel mondo, approvato leggi razziste e xenofobe, dando volutamente spazio a una cultura fascista e favorendo la riorganizzazione di movimenti facenti riferimento al passato regime, suggellato il rapporto tra politica ed affari, aggravato il progressivo disastro ambientale, dato spazio ad uno scontro nel paese  tra nord e sud favorendo tutti i piani separatisti della Lega Nord.

 

 

 

 

 

Emendamento sostitutivo al titolo “Autoritarismo e populismo” pg 1

 

Tagliare secondo capoverso sesta riga:

 

 da quelle di sinistra a quelle di destra

 

alla fine del paragrafo va aggiunto:

 

un percorso di liberazione tuttavia che va completato attraverso la proposizione di quella verità storica negata. Da un lato sono state rimosse le responsabilità dei crimini di guerra del Regio Esercito e delle gerarchie militari durante l’occupazione dei Balcani e dell’Africa, responsabilità del tutto simili a quelle della Germania Nazista, dall’altra è mancata la volontà di defascistizzare gli organi di uno Stato che ne campo amministrativo e giuridico ha dimostrato una continuità con quello fascista. Anche per questo vanno contrastati e sconfitti i reiterati tentativi revisionisti di equiparazione fra Partigiani e Repubblichini.

 

 

 

 

 

 

 

Emendamento aggiuntivo al titolo  “Difesa e attuazione dei principi costituzionali”

 

Aggiungere alla quarta riga dopo “Costituzione”:

 

l’indipendenza dello Stato laico dalla Chiesa cattolica e dalle altre confessioni religiose, tutte ugualmente libere di esprimersi e organizzarsi nei limiti dell’ordinamento giuridico italiano.

 

 

Emendamento sostitutivo al titolo “la destra si divide” pg2

 

Cambio titolo il:

La destra in Italia

 

La terza riga dopo “politico” e fino a “Costituzione” va cambiata cosi:

 

tra una destra che a suo dire si riconosce nelle regole e nei principi della Costituzione anche se in realtà non ci sembra che faccia esplicitamente riferimento alla Costituzione repubblicana.

 

Va tolto il secondo capoverso da “Oggi dunque” fino  a “salvaguardare”.

 

Emendamento aggiuntivo al titolo “Ciò che chiediamo all’opposizione antifascista e democratica”

 

Va aggiunto alla sesta riga dopo “impellenti necessità”:

 

va evitata la rincorsa delle opposizioni di centrosinistra delle politiche securitarie, degli interessi degli imprenditori e del mercato sopra ogni cosa, perché questo ha giovato al disegno autoritario e neocorporativo del governo Berlusconi.

 

Emendamento aggiuntivo al titolo “riforma della legge elettorale” pg 3

 

Prima riga dopo “elettorale”:

con il ritorno al sistema proporzionale.

 

Emendamento sostitutivo al titolo “per la giustizia “

Sostituire alla seconda riga “di fronte alla legge”

Con: senza alcun contenuto o intento vendicativo della legge

 

 

 

 

Emendamento sostitutivo al titolo “no al razzismo e alla xenofobia”

 

Cambio del titolo in:

 

No al razzismo, alla xenofobia, al fascismo e alla omofobia

 

Sostituire seconda riga da “laddove” fino a “lavoro”   terza riga con:

 

costretti dalle guerre e dalla dittatura economica della multinazionali, il cui scopo è anche quello di disporre di milioni di uomini e donne senza diritti.

 

Aggiungere quarta riga dopo “integrazione”:

 

abolendo il reato di clandestinità ed i CIE

 

aggiungere alla fine:

 

diamo vita ad una campagna per la messa al bando di tutte le organizzazioni neofasciste e neonaziste, che sempre più si diffondono nel nostro paese, apesso grazie ad amministratori compiacenti mascherati d apolitici democratici, i cui militanti si macchiano di atteggiamento omofobi e di violenze e aggressioni contro studenti, antifascisti ed immigrati.

Emendamento sostitutivo al titolo “l’unità nazionale non si tocca”

Tagliare al terzo capoverso dopo “locali” fino alla fine del paragrafo.

 

Emendamento aggiuntivo al titolo “scuola”

Aggiungere primo capoverso dopo “Paese”:

ed è per questo che deve essere dato il massimo sostegno all’istruzione pubblica (scuola ed università) a partire dall’aumento dei fondi e delle risorse. Più nessun centesimo invece deve essere regalato alle scuole private ( art.9 Cost.)

 

emendamento aggiuntivo al titolo “Giovani e lavoro. Sicurezza sul lavoro”

aggiungere quarta riga dopo “lavoro”:

per uscire da questa situazione bisogna cancellare tutte le numerose forme di contratti precari, ad iniziare dalla cosiddetta legge 30, che non garantiscono nessun diritto a milioni di giovani e meno giovani. Rifiutiamo in maniera massiccia il ddl sul Collegato lavoro che peggiora ulteriormente le condizioni dei lavoratori e delle lavoratrici.

 

Aggiungere sesta riga dopo “buio”:

Per questo è necessario ripristinare i controlli sui luoghi di lavoro come strumento di prevenzione, investendo risorse sull’assunzione e sulla preparazione degli ispettori invertendo l’attuale politica di tagli generalizzati alla sicurezza. Va anche avviata un’ampia opera di sensibilizzazione verso i lavoratori riguardo l’importanza della sicurezza ed il rispetto delle regole tese a tutelare la loro salute. Allo stesso tempo ci devono essere dure condanne verso amministratori e padroni responsabili di questi veri e propri omicidi.

 

Emendamento aggiuntivo al titolo “Battaglie nazionali dell’ANPI” pg 5

Aggiungere alla fine un nuovo paragrafo:

No alla tortura.

Come molti partigiani furono vittime di atroci torture durante la resistenza, oggi ci ritroviamo ad  assistere ad una recrudescenza della violenza della polizia e dei carabinieri. I casi più recenti di Stefano Cucchi sul cui corpo sono stati fatti maltrattamenti terribili, di Federico Aldovrandi pestato a morte in piena strada, di Francesco Mastrogiovanni morto in un letto di contenzione dopo un TSO ne sono prova. Dobbiamo iniziare una vasta campagna per l’introduzione del reato di tortura, ricordando anche che l’Italia è sotto accusa da parte della commissione europea per la prevenzione alla tortura.

 

 

Emendamento aggiuntivo al titolo “La nostra proposta” pg5

Aggiungere alla fine:

con particolare attenzione ai movimenti sociali e alla nuova realtà giovanile che si esprime nei collettivi studenteschi e nelle reti antifasciste locali, sempre più presenti e attive nel nostro paese.

 

Emendamento sostitutivo al titolo “ il ruoli dell’ANPI” pg6

 

Sostituire secondo capoverso da terza riga dopo “arma dei nemici della democrazia e della libertà” con:

l’ ANPI ritiene che nell’attuale fase politica, in cui sempre più violenti si manifestano gli attacchi alla Costituzione e alle libertà fondamentali, assai grave e preoccupante è il crescere sistematico di aggressioni a giovani di sinistra, nonché a cittadini di diversa etnia, religione, orientamento sessuale, messe in atto da giovani della destra reazionaria spesso coperti dalle stesse forze dell’ordine.

 

Cambiare tutto il terzo capoverso in:

 

l’ANPI rispetta, valorizza e collabora con le istituzioni della Repubblica quali conquiste della Resistenza. Si batte affinché chi governa transitoriamente Comuni, Province, Regioni e lo Stato, operi in ottemperanza ai valori, ai principi e alle norme sancite dalla Costituzione. Quando questo non avviene è necessario contrastare lo stravolgimento o il capovolgimento di quei valori perpetrato da politici reazionari, denunciando ogni tentativo di violazione del diritto costituzionale ed isolando quei rappresentanti che usano le cariche istituzionali per fini eversivi. Gli attacchi più violenti ai valori della Costituzione, alla storia della Resistenza e alla cultura antifascista provengono da soggetti e partiti che sono ai vertici delle istituzioni del nostro Paese e che sono in stretta relazione, quasi in un rapporto di osmosi con gruppi e organizzazioni dichiaratamente neofasciste nei confronti delle quali va richiesta con forza la messa fuorilegge.  

 

Sostituire quarto capoverso prima riga da “ritenere l’antifascismo” fino a “tutto gli antifascisti” con:

l’Antifascismo, la Resistenza e la Costituzione sono un patrimonio oltre che della sinistra anche di tutti i sinceri democratici. L’ANPI è la casa di tutti gli antifascisti/e.

 

emendamento aggiuntivo al titolo “Nella nuova stagione dell’ANPI” pg7

 

aggiungere secondo capoverso quinta riga dopo “comitati provinciali”:

 

e di sezione

 

emendamento sostitutivo al titolo “Comitati Regionali” pg8

 

tagliare quinta riga da “la quale non potrebbe” fino a “delle sue politiche” quindicesima riga.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 LETTERA ALL’ANPI

 

 

Il 29 gennaio al congresso ANPI della sezione Cossato - Vallestrona hanno partecipato, in qualità di iscritti all’associazione, alcuni  militanti del Prc.

Valter Clemente è intervenuto presentando una serie di emendamenti alle tesi congressuali senza fare nel suo intervento riferimento o critica ad altri partiti che dichiarano di condividere i valori dell’antifascismo.

Il compagno Marco  Albeltaro è intervenuto portando, in qualità di  segretario provinciale del Prc, i saluti e, essendo anch’Egli iscritto  all’ANPI,  si è espresso sulle tesi , ribadendo alcuni concetti già presenti negli emendamenti del primo intervento.

Non ci pare come partito di avere mancato di rispetto a nessun presente e di essere stati , in qualità di iscritti all’associazione,  rispettosi dello statuto e del congresso.

L’intervento di un membro del direttivo della locale sezione dell’ ANPI e di una iscritta alla sezione di Biella ci sono invece parsi non inerenti al dibattito. L’ intervento di Rizzieri Piantedosi è stato estremamente offensivo e colmo di affermazioni faziose e false sul Prc;  ha interpretato alcune affermazioni di Albeltaro in modo da screditarle, ha espresso giudizi di condanna  verso uno dei leder del popolo curdo, Ocalan,  dando credito alle accuse degli imperialisti occidentali con un comportamento pari  a chi chiamava i nostri partigiani banditi.

 Riteniamo il comportamento e l’intervento di Piantedosi offensivo nei confronti non solo nostri, ma anche dello spirito e dello statuto dell’ANPI., nell’intervento viene con veemenza prospettato che l’ANPI non è una associazione di tutti gli antifascisti,  ma solo di una parte di essi,quella che fa riferimento solo ad uno specifico partito, quello in cui lui milita.

Il Prc, si batte per gli ideali comunisti e per  i valori su cui si fonda la Costituzione, riconosce all’ANPI un ruolo storico ,   formativo e di  confronto,  per questo i suoi militanti vi aderiscono. Se invece si pensa che  debba essere il luogo prospettato dall’intervento del membro del direttivo della sezione Cossato – Vallestrona Piantedosi ci venga detto con chiarezza, sapremo trarne le dovute conseguenze.