REFERENDUM ART 18 E ART 8 BANCHETTI DI OTTOBRE PER RACCOLTA FIRME

 

Chi Siamo? Cosa vogliamo? Dove andiamo? E’ un modo di dire sarcastico che si usa soprattutto nei momenti in cui si perde la bussola, un po’ una presa in giro dei pomposi modi di dire quando non si sa cosa dire. Nel nostro caso, invece, possiamo rispondere seriamente e semplicemente a tutt’e tre le domande.

 

 

Chi siamo.

Il comitato promotore dei referendum è costituito dai leader dei partiti che hanno promosso i Referendum sul lavoro (Idv, Sel, Pdci, Prc, Verdi) , dai leader della Fiom e delle componenti Cgil Lavoro e Società, la Cgil Che vogliamo, da associazioni della società civile come Alba, Articolo 21,  da giornalisti e docenti universitari. Una libera associazione di uomini e donne che si sono uniti per promuovere i Referendum sul lavoro, al di là delle appartenenze ideologiche e delle convinzioni politiche di ciascuno. Ci siamo dati una struttura molto agile: un Presidente e un Consiglio Direttivo, una segreteria organizzativa, un comitato per il controllo delle firme, un ufficio di coordinamento della comunicazione. Tutte strutture che non hanno potere decisionale restando questo prerogativa esclusiva dell’Assemblea dei promotori, ma funzioni pratiche organizzative.

Cosa Vogliamo?

In pratica abrogare due leggi-vergogna di Monti e Berlusconi: la legge Fornero che ha cancellato l’articolo 18 dello statuto dei Diritti dei Lavoratori e l’articolo 8 della legge finanziaria approvata lo scorso agosto dal governo Berlusconi che ha dato un colpo mortale al contratto nazionale. (Vedi appendice).

Nessuna di queste due leggi-vergogna ha prodotto un solo posto di lavoro in più, semmai ne ha cancellati, ma entrambe attaccano i fondamentali diritti dei lavoratori e così colpiscono l’essenza della nostra democrazia così come disegnata dalla nostra Carta Costituzionale, perché essa non può inverarsi se il mondo del lavoro viene umiliato.

Con i Referendum, dunque, non difendiamo solo i diritti dei lavoratori, ma la natura stessa della nostra democrazia che muta se la centralità del lavoro nella Repubblica Italiana sancito dall’articolo 1 della costituzione, viene sostituita dal dominio assoluto e cieco dei mercati e del profitto.

Con i Referendum vogliamo rimettere al centro del dibattito pubblico la qualità della nostra democrazia e il nesso indissolubile tra difesa del lavoro e avanzamento dei diritti delle persone.

Con i Referendum vogliamo che i cittadini possano decidere se stanno con Marchionne e la Fornero o con i lavoratori della Fiat cacciati dal posto di lavoro solo perché hanno in tasca la tessera della Fiom; se stanno con le politiche liberiste e recessive del governo Monti o con i lavoratori costretti a scendere in miniera, a salire sui tetti, a legarsi agli altoforni per difendere il loro posto di lavoro.

Con i Referendum vogliamo togliere il potere dalle mani dall’antipolitica, ovvero  la casta dei politici avviluppati nei loro giochi di potere e distanti anni luce dai drammi e dalla sofferenza dei lavoratori, e restituirla finalmente nelle mani dei cittadini. I Referendum sul lavoro, così come è stato  per quelli sui beni comuni,  costruiscono buona politica e pratica democratica di massa, beni preziosi in quest’epoca dominata dalle maschere grottesche dei profittatori dei beni pubblici.

Dove Andiamo?

Dal 13 ottobre, ovunque, in tutta Italia, con i nostri banchetti per raccogliere centinaia di migliaia di firme per poter ammettere i Referendum prima e per vincerli poi, quando saranno celebrati.

 

 

BANCHETTI PER LA RACCOLTA FIRME MESE DI OTTOBRE A BIELLA

 

SABATO 20 OTTOBRE MATTINO VIA LIGURIA MERCATO

SABATO 20 OTTOBRE POMERIGGIO VIA ITALIA PORTICI COMUNE

SABATO 27 OTTOBRE MATTINO VIA LIGURIA MERCATO

SABATO 27 OTTOBRE POMERIGGIO VIA ITALIA PORTICI COMUNE

DOMENICA 28 OTTOBRE POMERIGGIO VIA ITALIA PORTICI COMUNE