FACCETTA NERA

Succede che alla commemorazione dell’eccidio di Salussola (venti partigiani uccisi dai nazifascisti )un membro della banda che presenziava alla cerimonia suoni Faccetta Nera.

Una provocazione? Un frutto dell’ignoranza e della poca memoria storica degli italiani? Un nostalgico nazifascista capitato li perché obbligato dal suo direttore?

Può essere l’insieme delle cose, certamente fa parte di quel disegno politico di cancellare la memoria storica, di considerare la lotta di liberazione come una guerra civile, di considerare uguali gli aggrediti e gli aggressori.

Un disegno che parte da lontano, dall’amnistia dopo la liberazione , dall’ aver permesso la costituzione di un partito fascista che aveva nei suoi dirigenti gli assassini di partigiani come Almirante, dall’ aver  lasciato che a Predappio vi sia una sorta di zona franca che eluda la Costituzione.

Un disegno che vede in anni recenti personaggi di riferimento del centrosinistra parlare di morti uguali e celebrare “il  giorno della memoria” per i fascisti morti , con la scusa di fantomatiche foibe.

Una Costituzione mai rispettata che ha permesso che negli anni si formassero gruppi sempre più pericolosi e sempre più apertamente fascisti senza mai metterli fuorilegge, fino ai nostri giorni nei quali gruppi dichiaratamente neofascisti si presentano alle elezioni della repubblica nata dalla resistenza  come Casapound o Forza Nuova.

Dove  nella zona territoriale dell’Anpi basso biellese vi è persino un assessore alla cultura neofascista

Allora l’indignazione per il fatto accaduto è giusta e legittima, ma occorre riproporre l’antifascismo, occorre non seppellire la storia, vanno denunciati e perseguiti coloro che si macchiano di apologia di fascismo, ma vanno  denunciate anche le connivenze più o meno velate come i finanziamenti che riceve dal comune di Roma Casapound, come il Sindaco che nomina assessore un neofascista, come chi cita a sproposito il regime fascista, come chi vuole processare dei giovani che volevano far rispettare la costituzione e avevano giustamente impedito un banchetto dove erano in evidenza simboli fascisti.

ANTIFASCISTI SEMPRE