REGIONE PIEMONTE E' ORA DI DIRE BASTA!!!

ARTESIO: DIMETTIAMOCI TUTTI E CHIUDIAMO QUESTA LEGISLATURA ORMAI PARALIZZATA, COME E’ ACCADUTO IN LOMBARDIA

 

“Visto anche l’esito dell’assemblea di oggi, ho deciso di avviare un’azione perché si faccia in modo che la maggioranza dei consiglieri, me compresa, presenti  contestualmente le dimissioni, questo Consiglio si sciolga, la Giunta decada, e si vada al più presto a nuove elezioni”. Ad annunciare l’iniziativa è la consigliera della Federazione della sinistra, Eleonora Artesio, che, “pur nella convinzione di non avere responsabilità né personali né politiche dello stato delle cose”, ritiene che non esistano più le condizioni né in aula né nell’esecutivo per lavorare nell’interesse del Piemonte in questo grave momento di crisi.

”Oggi il Consiglio si è interrotto due volte per l' assenza della maggioranza. La decisione riguardava la nomina dei garanti, ma non era questione di persone da scegliere, bensì di quale idea l'istituzione abbia delle figure previste dalle leggi regionali per far da tramite coi cittadini ai fini della tutela dei loro diritti, dal difensore civico al garante dell'infanzia al garante dei diritti dei detenuti. Secondo la maggioranza, infatti, tutte queste funzioni andrebbero abolite e messe in capo al difensore civico. Il problema è che su un punto così delicato non si è riusciti a discuterne neppure questa volta, visto che la maggioranza non ha garantito per l’ennesima volta il numero legale. Con questo stile non ci sono buone premesse per immaginare che la imminente discussione del bilancio regionale possa avvenire in tappe certe e determinate come la congiuntura economica richiederebbe. Ne è prova che solo oggi si conoscerà l'ultima versione della proposta della Giunta! E questo a fronte delle numerose criticità emerse in commissione, dai trasferimenti agli enti locali alle politiche sociali al diritto allo studio ai trasporti. Giungono al pettine questioni cruciali nel momento in cui il Consiglio e la presidenza della Regione sono attraversati dalla indagine sul funzionamento dei gruppi consiliari. Alla perdita di credibilità sulla capacità di governo della giunta Cota si somma così la perdita di credibilità dell' assemblea, dai dubbi sulle elezioni del 2010 alle accuse attuali, che ci si augura possano essere chiarite da parte dei singoli. C'è un giudizio diffuso sull' impossibilità in questa fase di rigenerarsi. Per questo abbiamo più volte chiesto le dimissioni del Presidente Cota. Visto che quest’ultimo si rifiuta a dispetto di tutto e di tutti di rimettere il suo mandato, come consiglieri abbiamo uno strumento, secondo lo Statuto, di determinarne la caduta, come è avvenuto in Lombardia: dimetterci. Se la maggioranza dei consigliere accettasse la mia proposta si potrebbe chiudere questa legislatura e lasciare finalmente la parola agli elettori su tutto quanto è successo in questi tre anni di legislatura”.

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