1° Maggio a Biella: il precariato si ribella
Ancora una volta in piazza. Per festeggiare il Primo maggio, festa dei lavoratori, ma non solo. E’ un’occasione di incontro, un momento di riflessione per tutti coloro che ogni giorno lottano per esistere. Ogni giorno disoccupati precari migranti in Italia si vedono oppresse dalle logiche del mercato, dai soprusi e dalle vessazioni prodotti dalla legge 30 e dalla Bossi-Fini. Occorre fermare la precarietà, morbo dilaniante di questa società, per ridare speranza a chi vive soggiogato da contratti a tempo determinato e flessibili, da orari di lavoro infernali, dalla smania della produzione a scapito di dignità della persona e sicurezza sui luoghi di lavoro. Viviamo oggi una condizione esasperata dalle scelte figlie del neo liberismo, da quel mercato globale che ci vorrebbe tutti uguali precisi, ingranaggi di una catena di montaggio destinata a sfaldarsi definitivamente se non cambiamo strada. E’ ora di sovvertire questo stato delle cose. E per farlo dobbiamo essere in tanti! Nelle piazze, nelle strade, nei luoghi della precarietà e del conflitto sociale! In quelle zone dove la disoccupazione prodotta da questo sistema crea disagio sociale, povertà e mancanza di certezze per il futuro. Non basta più affidarsi ai miracoli di San Precario. Bisogna trovare una soluzione concreta per rispondere a questa incessante richiesta di diritti e dignità!
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