25 Aprile revisionista a Vigliano

Antifascisti

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Il sottoscritto insieme ad altri giovani militanti del Partito della Rifondazione Comunista era presente con bandiere e con un volantino che ricordava non solo le vecchie ma anche le nuove maniere dei nuovi e vecchi fascisti.Il sindaco, dopo una piccola spolveratina resistenziale, non ha trovato di meglio che unire il concetto di partigiano con quello delle forze di occupazione che stanno dilaniando, con il famoso teorema della guerra preventiva, il territorio iracheno.La resistenza non fu una guerra in armi per sostenere questo o quel regime ma una lotta di liberazione da un sistema di dominio ed oppressione che aveva portato l’Italia in una guerra suicida in Europa e in AfricaLa memoria non è un esercizio retorico, ne tanto meno qualcosa da rinchiudere in una teca e poi utilizzare a proprio uso e consumo.Ecco perché i valori della resistenza sono ancora vivi e devono essere alimentati attraverso la lotta contro l’intolleranza, il razzismo, l’omofobia, l’antisemitismo.L’attacco, ancora una volta strumentale, che sul finale dell’intervento ci ha dedicato Sangalli mi indigna fortemente perché quelle bandiere con quella Falce e quel Martello non erano nient’altro che il simbolo di un passaggio di testimone di una parte di quegli uomini e quelle donne che partirono per la montagna per difendere le nostre terre.Con quelle bandiere rosse giovani uomini e giovani donne ,insieme ad altre formazioni, liberarono il nostro paese dall’oppressione nazifascista.Con il loro stesso spirito noi oggi eravamo in piazza, non per celebrare una sorta di pacificazione nazionale, ma per ribadire, nel rispetto di tutti i morti, che chi è caduto per la libertà non sarà mai uguale a chi è morto per combatterla!

Beppe Venturu :: Rifondazione Comunista

 

Vigliano Biellese

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