Il colore tarroccato del Comune di Gaglianico.

 

Al Prefetto della Provincia di Biella,

Al Questore di Biella,

Al Presidente della Provincia di Biella,

Al Sindaco di Gaglianico,

Al Comando della Polizia Stradale,

Agli organi di stampa

 

Gaglianico, 7 febbraio 2008

Lettera Aperta

 

Delinquenti, semplici contravventori, o vittime di superficialità, impreparazione, arroganza?

 

Le ultime vicende caratterizzate dalla prova di forza legale del Sindaco Maggia sulla questione delle telecamere nelle intersezioni semaforizzate e relative sanzioni meritano alcune riflessioni.

L'incarico all'illustre Avv. Frigo, personaggio di notevole importanza, come presumibilmente la sua parcella, è stato forse dato per raffreddare lo spirito degli intemperanti o per tutelarsi nel caso emergano responsabilità degli amministratori di tipo penale o per entrambe le cose. In attesa di conoscere esattamente i dettagli, con relativi costi, di questa mossa tattica (non esiste infatti a tuttora la delibera di giunta per l'attribuzione dell'incarico) ci si deve comunque chiedere che senso abbia per la Pubblica Amministrazione protrarre la resistenza in sede legale quando già il primo grado di giudizio dal Giudice di Pace (GdP) l'ha vista miseramente soccombere; ci si deve chiedere che vantaggio ne ha la collettività tutta da un simile modo di operare.

La sicurezza stradale, declamato obiettivo del Sindaco Maggia, nelle intersezioni in cui sono state installate le telecamere è peggiorata. I casi di tamponamento sono significativamente consistenti e visto che, come nel caso di Via Matteotti, si partiva da una situazione con ZERO incidenti, l'incremento percentuale dell'incidentalità tende addirittura a infinito.

Il giudizio del GdP è stato categorico bocciando, in modo difficilmente appellabile, l'aspetto di istruzione e gestione della pratica amministrativa così come approntata dal Comune; purtroppo, è proprio in ciò che l'intervento del GdP appare riduttivo, poiché non si è nemmeno voluto prendere in considerazione la parte tecnica. Tanto riduttivo che il Sindaco Maggia, cogliendone la limitatezza, vorrebbe impropriamente dedurne che tecnicamente il suo operato è a posto e valido.

A tal proposito, sollecitati da tanta distorsione, vale la pena esaminare alcuni aspetti:

1) Il Ministero dei Trasporti ha sempre dichiarato e ribadito, anche recentemente con note e circolari che il progetto di semaforizzazione deve essere elaborato da esperti del settore;

2) sempre il Ministero dei Trasporti ha ribadito che il tempo di giallo non deve certamente scendere al di sotto di valori minimi di riferimento ma d'altra parte debba essere dimensionato sulle caratteristiche geometriche dell'intersezione e dei flussi veicolari;

3) Il Ministero degli Interni, in una lettera del 17 gennaio 2008 inviata alla Prefettura di Lodi, sostiene che le apparecchiature semaforiche T-RED per la rilevazione a distanza del passaggio ai semafori con la luce rossa vadano installate solo sulle strade indicate da un decreto prefettizio;

4) Il SIT (Servizio di Taratura in Italia) ha dichiarato che ogni strumento che misura il tempo (direttamente o indirettamente) deve essere tarato; si fa notare che in questo senso la centralina semaforica assume un ruolo critico dovendo misurare il tempo di giallo e la telecamera misura addirittura i millesimi di secondo di passaggio con il rosso e pertanto dovrebbero essere tarati in senso metrologico;

5) Qualsiasi strumento deve essere corredato almeno da certificazione di prodotto, redatta ovviamente da società terze, a garanzia del buon funzionamento; si sottolinea come questa esigenza non venga meno nel caso di omologazione che certifica solo che la metodologia e la tecnologia utilizzata è congruente con gli obiettivi dello sttrumento;

6) Il CEI (Comitato Elettrotecnico Italiano) ha emesso una norma nel 2002intitolata "Semafori" che prescrive le operazioni di verifica e manutenzione degli apparati di regolazione semaforica;

7) Uno studio elaborato da una Università statunitense ha confermato le conoscenze già note agli esperti di settore sull'installazione delle telecamere che esibiscono prestazioni non uniformi in funzione della tipologia di incidente; questi dispositivi tenderebbero sempre ad aumentare gli incidenti di tamponamento anche di valori percentuali elevati.

 

A mie precise interrogazioni e richieste di dati come consigliere comunale, il Sindaco Maggia, spesso con ritardi di mesi, in consiglio comunale ha prodotto solo risposte vaghe rimandando ulteriormente agli uffici secondo lui competenti, quale quello della Polizia Municipale.

Di fatto:

- Non è stato possibile trovare alcun progetto della semaforizzazione ma solo la temporizzazione del ciclo (si tratta oltretutto di installazioni molto vecchie di decine di anni, mai aggiornate!);

- Non è stato possibile trovare certificazione di prodotto delle telecamere ma solo l'auto-certificazione degli stessi installatori/venditori;

- Non è stato possibile trovare alcun documento che comprovi l'adeguamento alle norme CEI;

- Non è stato possibile trovare alcun documento di taratura dello strumento che misura il tempo (né della centralina semaforica, per il tempo di giallo, né della telecamera).

 

A questo punto ci si deve chiedere se l'Amministrazione Comunale abbia effettivamente compiuto tutti gli atti che doveva compiere o se invece non debba essa stesa essere considerata responsabile di una regolazione che non risulta né rispettare le norme né le indicazioni ministeriali e dei vari enti normativi, prima di accusare di essere delinquenti coloro che transitano per pochi millesimi di secondo con il semaforo rosso.

Ad aggravare questo quadro anche la questione della carenza tecnica dell'impianto semaforico per i passaggi pedonali, troppo spesso trascurati.

A tutto ciò, come se non bastasse, si deve aggiungere la gestione delle sanzioni come rilevato, in parte, dai GdP che se non rileva dal punto di vista della sicurezza rileva tantissimo per trasparenza, correttezza e affidabilità della Pubblica Amministrazione.

 

Possibile, a questo punto, che nessuno in Provincia di Biella (visto che in altre province italiane il comportamento delle pubbliche istituzioni è di ben altro livello) si senta in dovere di vigilare e controllare l'operato di una Pubblica Amministrazione per tutelare l'interesse collettivo soprattutto nella fattispecie della sicurezza della circolazione?

 

Possibile che di fronte a numerose e circostanziate osservazioni ed esposti non si compiano i necessari accertamenti e valutazioni di merito?

 

Lorenzo Mussone

Consigliere comunale di Gaglianico e capogruppo di Lista ATTIVA Gaglianico