APPROVATO FINALMENTE IL PIANO SOCIOSANITARIO DEL PIEMONTE!!!


DEAMBROGIO (Segr. e Cons. reg. PRC): CON IL NUOVO PIANO SOCIOSANITARIO I PIEMONTESI VEDONO ASSICURATA LA CENTRALITA' DEL PAZIENTE, DELLA PREVENZIONE E DELLA PARTECIPAZIONE

 

"Con l'approvazione del piano sociosanitario –dice Alberto Deambrogio, consigliere e segretario regionale del PRC – trova compimento un lungo e faticoso lavoro di ricostruzione della programmazione sanitaria, che in Piemonte mancava da 10 anni. Innanzitutto voglio ringraziare Mario Valpreda, che di questo piano è stato il grande regista, nonchè l'Assessore Artesio a cui va riconosciuta la capacità di aver raccolto degnamente il testimone attraverso un prezioso lavoro nel merito per affrontare nodi ancora aperti o sollecitati dall'opposizione. Il piano è improntato ai più moderni e condivisi criteri internazionali e pone il diritto alla salute per tutti al centro di ogni sua azione. La soddisfazione dei bisogni di base è sancita nel momento in cui si guarda anche ai nuovi bisogni e alla richiesta di presa in cura dell'individuo in quanto tale attraverso percorsi capaci di assicurare qualità e umanizzazione"

 

"Il cuore dell'impostazione innovativa –continua Deambrogio- sta nella centralità delle misure di prevenzione e nella valutazione dell'impatto di tutte le politiche, dalla casa al lavoro, dall'istruzione all'agricoltura, sulla salute dei piemontesi. In questo quadro l'ospedale è il luogo dove si trovano tutte le tecnologie occorrenti ad affrontare l'alta complessità e intensità terapeutica, ma non l'unico luogo deputato a risolvere problemi. Il territorio infatti, con l'azione delle case della salute, dei gruppi di cure primarie e domiciliari e con l'integrazione tra sanità e assistenza può e deve esercitare un ruolo importante di filtro verso la domanda".

 

"Una seria attenzione –continua ancora Deambrogio- è stata puntata intorno al tema della partecipazione alla programmazione. In modo particolare va evidenziato il ruolo che il piano assegna agli amministratori locali nella definizione dei Piani e Profili di salute, vero e proprio momento di costruzione in sede locale degli interventi verso i cittadini e i loro problemi specifici".

 

"L'approvazione, infine, della delibera di accorpamento delle ASL – conclude Deambrogio- ha il significato primario di rendere più efficace l'attività sanitaria complessivamente svolta. Il Piemonte è ricco di presidi ospedalieri che si è deciso giustamente di non penalizzare attraverso alcune chiusure. La scelta è quella, invece, di inserirli in un contesto gestionale a rete, in modo da assicurare sostenibilità e funzionalità. Le stesse equipe mediche potranno organizzare un lavoro su più sedi e questo approccio non potrà che rendere le prestazioni più sicure e qualitativamente migliori in base al più alto numero di casi trattati. Nel contesto di ASL più estese sarà poi possibile rendere ottimale il controllo della spesa con una serie di acquisti centralizzati, ma pur sempre a una scala non troppo distante dall'utilizzatore finale, visto che in sanità il rapporto con quest'ultimo è decisivo, più che in molti altri settori, al fine di recepire informazioni necessarie al buon funzionamento del sistema. Rilevante importanza avranno anche i distretti, che finalmente si potranno strutturare con criteri di autonomia, flessibilità e con la capacità di darsi delle vere priorità in base alle peculiarità del territorio a cui fanno riferimento. Infine intendo ricordare che l'operazione di accorpamento serve anche per colmare il debito ingente che abbiamo ereditato dal centro destra. Il Governo nazionale ha chiesto un programma serio di intervento senza il quale sarebbero in dubbio nuovi finanziamenti. L'Assessorato alla sanità ha prodotto un piano di rientro considerato credibile dai ministeri romani, anche perchè conteneva la misura di riduzione delle ASL. Senza questa delibera, dunque, la sanità piemontese sarebbe sicuramente più povera e più in difficoltà".

 

Torino 24 ottobre 2007

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PRC, PDCI, UNITI A SINISTRA, SD: CON IL NUOVO PIANO SOCIOSANITARIO I PIEMONTESI VEDONO ASSICURATA LA CENTRALITA’ DEL PAZIENTE, DELLA PREVENZIONE E DELLA PARTECIPAZIONE

"Con l'approvazione del piano sociosanitario trova compimento un lungo e faticoso lavoro di ricostruzione della programmazione sanitaria, che in Piemonte mancava da 10 anni. Innanzitutto vogliamo ringraziare Mario Valpreda, che di questo piano è stato il grande regista, nonchè l'Assessore Artesio a cui va riconosciuta la capacità di aver raccolto degnamente e con passione il testimone attraverso un prezioso lavoro nel merito per affrontare nodi ancora aperti o sollecitati dall'opposizione. Il piano è improntato ai più moderni e condivisi criteri internazionali e pone il diritto alla salute per tutti al centro di ogni sua azione. La soddisfazione dei bisogni di base è sancita nel momento in cui si guarda anche ai nuovi bisogni e alla richiesta di presa in cura dell'individuo in quanto tale attraverso percorsi capaci di assicurare qualità e umanizzazione"

"Il cuore dell'impostazione innovativa sta nella centralità delle misure di prevenzione e nella valutazione dell'impatto di tutte le politiche, dalla casa al lavoro, dall'istruzione all'agricoltura, sulla salute dei piemontesi. In questo quadro l'ospedale è il luogo dove si trovano tutte le tecnologie occorrenti ad affrontare l'alta complessità e intensità terapeutica, ma non l'unico luogo deputato a risolvere problemi. Il territorio infatti, con l'azione delle case della salute, dei gruppi di cure primarie e domiciliari e con l'integrazione tra sanità e assistenza può e deve esercitare un ruolo importante di filtro verso la domanda".

"Una seria attenzione è stata puntata intorno al tema della partecipazione alla programmazione. In modo particolare va evidenziato il ruolo che il piano assegna agli amministratori locali nella definizione dei Piani e Profili di salute, vero e proprio momento di costruzione in sede locale degli interventi verso i cittadini e i loro problemi specifici".

"Con questo importante atto non si esaurisce l'impegno sulla sanità in Piemonte ed in particolare ci attiveremo per portare alla piena attuazione i principi contenuti nel documento"

Torino 24 ottobre 2007

Alberto Deambrogio, Sergio Dalmasso, Juri Bossuto, Gian Piero Clement (PRC-SE), Paola Barassi, Enrico Moriconi (Ecologisti Uniti a Sinistra-SE), Vincenzo Chieppa, Luca Robotti (PdCI), Pier Giorgio Comella, Sergio Cavallaro (SD)