"Ferragosto in carcere". La dichiarazione del consigliere regionale PRC Juri Bossuto.
Il Consigliere Bossuto, insieme alla militante Radicale Jolanda
Casigliani, si è recato nella giornata di Ferragosto negli istituti
penitenziari di Biella ed Ivrea, aderendo in tal modo alla giornata
"Ferragosto in carcere" indetta dal Comitato Radicale Nazionale.
"La giornata di Ferragosto ha offerto l´opportunità di recarci in una
giornata calda, e di desolazione nelle principali città piemontesi,
all´interno di due istituti carcerari, con lo scopo di osservare lo
stato di "salute" in cui gli stessi versano, nonché le condizioni di
vita dei detenuti, in essi ospitati, e degli agenti di polizia
penitenziaria che operano nei medesimi".
"Pur trovandoci, sia a Biella che ad Ivrea, in situazioni di non grave
allarme per quanto concerne l´oramai usuale sovraffollamento
carcerario, purtroppo abbiamo constatato che anche in tali realtà l´uso
originariamente singolo delle celle si è lentamente trasformato in aree
di detenzione destinate a due detenuti, non garantendo così i sette
metri quadri a persona."
"Si è potuto osservare, inoltre, la carenza grave di fondi in capo alle
case di reclusione, un taglio tale da non potere più fornire, agli
ospiti, carta igienica e strumenti destinati alla pulizia delle celle.
Anche i farmaci pare scarseggino così come il sostegno psicologico ai
detenuti che ne necessitino. A questo si aggiunge la scarsa presenza di
educatori e di attività giornaliera indirizzata alla lotta contro la
forzata inedia, ed a favore dell´inserimento sociale (come rilevato
specialmente a Biella, mentre ad Ivrea un laboratorio tipografico offre
buone possibilità di attività diurna)".
"Ambedue le visite sono state caratterizzate da episodi di "battitura",
ossia una forma pacifica di protesta indetta dai detenuti, consistente
nel battere una contro l´altra pentole ed altri oggetti metallici. Un
clima che ha ben evidenziato le condizioni di stress in cui operano gli
agenti di polizia penitenziaria. Un´attività di per sé complessa, resa
ancor più difficile dal sotto organico perenne unito all´assenza di
fondi che si concretizza in mancati pagamenti salariali e il quasi "fai
da te" nel comporre il proprio vestiario: condizioni oggettivamente
impossibili che sembrano peggiorare di giorno in giorno".
"Noi speriamo che esperienze come quella di Ferragosto portino presto
parlamentari e opinione pubblica a meditare meglio in merito a concetti
quali "sicurezza" e "pena carceraria": concetti sempre ricchi di
demagogia e sempre slegati da ogni visione sociale e concreta; concetti
che nulla hanno a che fare con la difficile realtà che circonda
quotidianamente il mondo carcerario e giudiziario (come sembra
insegnare anche la "non gestione" della Cassa Ammende)."
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