La sinistra presenta le candidature per la Città e la Provincia di Biella
La sinistra scende in campo. Senza paura, con
l’orgoglio di essere unita e di aver difeso i deboli.
Per presentare i suoi
candidati (Silvio Belletti in Provincia e Roberto Pietrobon in Comune), ieri
Rifondazione, Sd e Comunisti italiani hanno scelto un luogo-simbolo: il circolo
Arci del Villaggio La Marmora: «A 150 metri - ha detto Pietrobon - dalle case
popolari che forse nessuno avrebbe restaurato, senza le nostre battaglie». Ma il
Villaggio è anche il quartiere popolare, la «città di sotto» che i sinistrati
dicono di voler rappresentare, e dove cercheranno di pescare voti.
«Non abbiamo paura di sfidarci con tutti gli altri - incalza Pietrobon, segretario del Prc -, molto più forti e più ricchi di noi. Ma pensiamo di avere le carte in regola. Nessuno di noi vive di politica, e questo ci dà credibilità». Le baruffe col Pd stanno sullo sfondo, ma neanche troppo. Angelo Sacco, di Sd, sottolinea l’evento semi-storico di una sinistra tutta unita, caso unico in Italia: «E’ solo l’inizio di un percorso, che vogliamo proseguire dopo il 9 giugno. Ci siamo arrivati anche per la rigidità del Partito democratico, che ha voluto andare da solo. Ma la disponibilità al dialogo l’abbiamo sempre avuta, e la manteniamo». Mentre il sindaco sta ancora valutando se cacciare dalla giunta l’assessore di Rifondazione, Silvio Belletti giura che la sinistra non vuole sfasciare Comune e Provincia: «Vogliamo cercare un percorso per arrivare alla fine della legislatura, anche se non siamo d’accordo sull’autostrada». Viva la differenze, quindi, dopo 5 anni di governo insieme: e per i quali si reclama «pari dignità» con gli alleati.
Sempre Belletti invita gli altri candidati a incontri pubblici, per mettere le carte in tavola: «No alla campagna elettorale nelle segrete stanze, e sì a programmi ristretti, con 4-5 punti fondamentali». Il primo dei quali sarà il lavoro. Ma Belletti accenna subito anche ai tagli: ad esempio sull’aeroporto di Cerrione, che inghiotte soldi da un mucchio di anni.
Entrambi i candidati saranno appoggiati da due liste: una di Rifondazione e una della Sinistra, che tenterà di intercettare il voto dei non-comunisti. Toni Filoni sarà il capolista a palazzo Oropa, con tanto di nome sul simbolo. Ma gli elenchi dei candidati verranno presentati più avanti. Fin da ora, comunque, la missione è «far capire che c’è bisogno della sinistra», come spiega Sacco: «Molte proposte di programma somiglieranno alle nostre, ma la differenza è che noi ci crediamo veramente, e che ci batteremo per realizzarle».
«Non abbiamo paura di sfidarci con tutti gli altri - incalza Pietrobon, segretario del Prc -, molto più forti e più ricchi di noi. Ma pensiamo di avere le carte in regola. Nessuno di noi vive di politica, e questo ci dà credibilità». Le baruffe col Pd stanno sullo sfondo, ma neanche troppo. Angelo Sacco, di Sd, sottolinea l’evento semi-storico di una sinistra tutta unita, caso unico in Italia: «E’ solo l’inizio di un percorso, che vogliamo proseguire dopo il 9 giugno. Ci siamo arrivati anche per la rigidità del Partito democratico, che ha voluto andare da solo. Ma la disponibilità al dialogo l’abbiamo sempre avuta, e la manteniamo». Mentre il sindaco sta ancora valutando se cacciare dalla giunta l’assessore di Rifondazione, Silvio Belletti giura che la sinistra non vuole sfasciare Comune e Provincia: «Vogliamo cercare un percorso per arrivare alla fine della legislatura, anche se non siamo d’accordo sull’autostrada». Viva la differenze, quindi, dopo 5 anni di governo insieme: e per i quali si reclama «pari dignità» con gli alleati.
Sempre Belletti invita gli altri candidati a incontri pubblici, per mettere le carte in tavola: «No alla campagna elettorale nelle segrete stanze, e sì a programmi ristretti, con 4-5 punti fondamentali». Il primo dei quali sarà il lavoro. Ma Belletti accenna subito anche ai tagli: ad esempio sull’aeroporto di Cerrione, che inghiotte soldi da un mucchio di anni.
Entrambi i candidati saranno appoggiati da due liste: una di Rifondazione e una della Sinistra, che tenterà di intercettare il voto dei non-comunisti. Toni Filoni sarà il capolista a palazzo Oropa, con tanto di nome sul simbolo. Ma gli elenchi dei candidati verranno presentati più avanti. Fin da ora, comunque, la missione è «far capire che c’è bisogno della sinistra», come spiega Sacco: «Molte proposte di programma somiglieranno alle nostre, ma la differenza è che noi ci crediamo veramente, e che ci batteremo per realizzarle».
da "La Stampa" del 15.03.'09 di Giuseppe Buffa
da sinistra: roberto pietrobon, Angelo Sacco, Silvio Belletti
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