NO NUCLEARE
COMUNICATO STAMPA DEL PRC
Il TRENO DEI VELENI IN GIRO PER L’EUROPA
Una spedizione di scorie nucleari da Saluggia verso la Francia , in completa clandestinità e senza le necessarie misure di sicurezza per la popolazione doveva transitare questa notte per la Val di Susa.
Un presidio di alcune decine di manifestanti ambientalisti che voleva sensibilizzare l’opinione pubblica sui rischi di quanto stava per accadere , è stato attaccato con violenza inaudita dalle forze dell’ordine presso la stazione di Condove-Chiusa San Michele .
Le persone sono state picchiate,soggette a perquisizioni corporali,identificate e trattenute per oltre due ore in piedi al freddo (dalle 4 alle 6.30)
Il treno intanto non è passato , cioè è stato bloccato dalle forze dell’ordine e non dai manifestanti.
DOPO 29 ANNI che la centrale nucleare è stata chiusa , le sue scorie girano ancora per l’Europa, con la possibilità che causino ancora danno.
Girano clandestinamente, di notte , senza avvisare la popolazione.
Esprimiamo solidarietà per chi ha il coraggio di insegnarci quali rischi stiamo correndo.
Solidarietà per tutti i fermati e , ci risulta , due arrestati.
Non comprendiamo come mai tanta violenza venga usata nei confronti di persone che pacificamente manifestano per un diritto comune :la salute di tutti.
Con buona pace di chi vorrebbe costruire NUOVE centrali nucleari e non sa come fare a trasportare le scorie di quelle vecchie.
Renato Patrito Segretario provinciale del PRC
interrogazione su trasporti nucleari
ARTESIO (FdS): TRASPORTO NUCLEARE, INTERROGAZIONE SULLE MANCATE INFORMAZIONI ALLA POPOLAZIONI INTERESSATE - NON RISPETTATA LA LEGGE REGIONALE
La Capogruppo Regionale della Federazione della Sinistra Eleonora Artesio ha presentato un'interrogazione "Trasporto nucleare Saluggia-La Hague, mancate informazioni alle popolazioni interessate" come previsto dalla legge regionale
Premesso che:
Dal deposito di Saluggia, senza informare la popolazione come richiederebbe la legge, partono le barre per La Hague, dove verranno ri-processate per poi tornare in Italia
Le associazioni ambientaliste (Legambiente e Pro Natura in testa) hanno più volte chiesto alla Regione Piemonte (anche attraverso petizioni con migliaia di firme raccolte) che in occasione di ogni singolo trasporto nucleare, vengano fornite preventivamente ad ogni cittadino che dimora nel territorio dei Comuni attraversati (in qualità di soggetto “che rischia di essere interessato dall'emergenza radioattiva”) tutte le informazioni riguardanti “le misure di protezione sanitaria ad essa applicabili, nonché sul comportamento che deve adottare in caso di emergenza radioattiva”, come previsto dalla Direttiva n. 618 che il Consiglio delle Comunità Europee ha adottato in data 27 novembre 1989
Verificato ancora che:
Anche per rispondere a queste sollecitazioni, all'interno della legge regionale 18 febbraio 2010, n. 5 "Norme sulla protezione dai rischi da esposizione a radiazioni ionizzanti", si è espressamente previsto che la Regione debba informare sui trasporti nucleari e sui piani di emergenza ad essi associati (art. 4)
INTERROGAla Giunta regionale,
Per conoscere le ragioni del mancato avviso alla popolazioni coinvolte del passaggio dei trasporti nucleari, come a norma di legge
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Commenti
valter clemente
Mar, 08/02/2011 - 16:39
Collegamento permanente
lotta
La presenza di poche decine di persone ha permesso di fermare questo treno della morte, ma non di riportare a casa sani e salvi tutti i presidianti. Loro hanno fatto qualcosa per tutti noi, ora sta a noi fare qualcosa per loro.
Arturo e Guido liberi! Fermiamo il nucleare!
I vostri compagni e compagne di Nunatak.
Appena sarà noto se rimarranno in carcere e dove, lo comunicheremo.