LORO AL GIRO DELLA PADANIA, NOI CI GIRANO CON LA FINANZIARIA

Martedì 6 settembre partirà da Paesana (Cuneo) il cosiddetto “Giro della Padania”.
Una corsa ciclistica che si può ben dire “di regime”, dal momento che si presenta come un evento chiarissimamente connotato in senso politico.
Nel senso del “regime” appunto, dal momento che cose di questo genere accadevano durante il Ventennio, e credevamo di non doverne vedere più.

Un “giro” che si svolge in un luogo geografico inesistente, la Padania. E che vede assegnare ai corridori la “maglia verde”: verde padano, dobbiamo dedurre.

Si sarebbe tentati di buttarla sul ridicolo se la cosa non ci apparisse in tutta la sua drammaticità.
Di fronte a un Governo nazionale agonizzante, incapace di affrontare i problemi dei lavoratori e dei cittadini, diretto da un Presidente privo di qualsiasi credibilità, che si appresta a varare una “manovra” paurosamente iniqua che chiede come sempre ai “soliti noti” di versare lacrime e sangue, di fronte a tutto questo la Lega, in difficoltà, rinnova tutto il suo stucchevole e imbarazzante armamentario retorico e ideologico.
Di fronte a un Presidente Regionale come il leghista Cota che dopo un anno e mezzo di mal-governo può vantare come risultato più eclatante l’arresto del suo Assessore alla Sanità e un pugno di mosche nel contrasto alla crisi economica, di fronte a tutto questo la Lega cerca di distogliere l’attenzione dell’opinione pubblica e dei suoi simpatizzanti sui disastri che sta combinando.

I dirigenti della Lega Nord farebbero bene invece, anziché dedicarsi a improbabili corse padane, a fare un giro per le fabbriche del Nord, ad ascoltare i lavoratori della AGC e della Saint Gobain, per restare al territorio dove partirà il “giro”, il cuneese. Farebbero bene a spiegare ai cittadini perché, e cosa, votano in Parlamento gli eletti della Lega Nord. E perché a parole la Lega è con i “territori” e nei fatti, a Roma, sostiene un Governo che umilia e strozza i territori tagliando autonomie locali e risorse.

Più che di “Giro della Padania”, dunque, si tratta in realtà della Padania presa in giro.

La Federazione della Sinistra manifesterà a Paesana il 6 settembre per dar voce all’indignazione di chi non ne può più di pagliacciate come queste e pretenderebbe piuttosto di vedere rispettati i propri diritti e le proprie aspirazioni a una vita migliore.

Armando Petrini

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