TEOREMI

A SARA' DURA

I sostenitori del TAV e delle speculazioni edilizie scendono in campo con tutte le armi e i mezzi a loro disposizione per contrastare chi si oppone.
Prima rendono  un pezzo di territorio della Valle Susa zona strategica, poi passano all'attacco del movimento che da decenni oramai lotta contro il TAV, cercando di isolarlo, di denigrarne la portata politica e per fare questo, con straordinaria sinergia e con una operazione scientifica fanno scendere in campo la Magistratura, i Mass Media amici, le Questure, il PD e più defilato il PDL.
Perché più defilato il PDL, perché per portare un attacco militare e politico a un movimento che difende gli interessi di una popolazione e di un territorio il PD è lo strumento che dà più credibilità all'operazione.
Come negli anni 70, per attaccare il movimento di allora non si esitò a criminalizzarlo con il fantomatico teorema Calogero, oggi il duo Caselli Morgando si inventa un movimento Notav fatto da fanatici violenti provenienti da tutta Italia meno che dalla Valle di Susa, tra questi violenti vengono inseriti, per colpire tutte le categorie delle proteste, ragazzini minorenni, studenti, appartenenti a centri sociali, pensionati cari alla Fornero, operai, un consigliere comunale e un cittadino Valsusini e ciliegina sulla torta un dirigente del PRC, partito che senza se e senza ma è contro la speculazione che sta dietro al TAV.
Una operazione scientifica che ha un preambolo in provincia di Alessandria con 13 denunciati per presidio non autorizzato fatto all'indomani del 26 luglio 2011, giorno della manifestazione in Valle Susa, per solidarizzare col movimento attaccato duramente dalla polizia. Denunce che, guarda caso , colpiscono persone impegnate nella lotta contro la costruzione del terzo valico. Una operazione tutta tesa a far apparire la protesta contro il TAV come una lotta estranea alla Valle Susa, protetta solo da una esigua minoranza di valligiani, una lotta che nulla ha a che fare con la difesa dell'ambiente, ma che serve solo a formare potenziali terroristi.
Emblematico il commento di Morgando, segretario regionale del PD, apparso sul biellese del 27 gennaio, dove dice che il movimento notav è ostaggio di un gruppo ristretto di persone violente e fanatiche. Una breve parentesi, se così fosse, si potrebbe ribaltare la questione al PD stesso, un partito ostaggio di dirigenti collusi con  speculatori di ogni genere, da Penati a Tedesco, che non ha saputo o voluto isolare, chiusa parentesi.
Questi teoremi vanno con forza rispediti al mittente, il movimento Notav combatte la speculazione, le infiltrazioni mafiose, difende il territorio e i beni comuni ed è pronto a scendere in piazza, in ogni piazza d'Italia per ribadire le proprie giuste ragioni che nessuno tra i fautori del progetto riesce a controbattere, per unirsi poi in una futura manifestazione nazionale in Valle Susa.
Una valle ostaggio di un governo incapace di proporre opere utili al territorio, ma utili solo ai soliti noti, vilipesa e vituperata da una occupazione militare che fa ricordare i periodi bui del fascismo, una occupazione militare questa si, violenta.
Da tutte le piazze d'Italia fino alla Valle Susa un solo grido: NOTAV – LIBERI TUTTI.

A SARA' DURA.

Valter Clemente
segretario provinciale PRC

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