L'ILLEGALITA' REGNA IN VALLE SUSA

 

NO TAV, FERRERO (PRC - FEDERAZIONE DELLA SINISTRA): «FERMARE LA GUERRA CONTRO LA VALLE, FERMARE I LAVORI»

 

Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione Comunista, ha dichiarato:

 

«Nell'esprimere la speranza che Luca Abbà possa rapidamente rimettersi, voglio denunciare con forza che il suo ferimento è il frutto diretto della sconsiderata azione delle forze dell'ordine. L'esecuzione dell'esproprio di un terreno diventa un'azione militare in cui le regole d'ingaggio dei militari e della polizia sono molto più aggressive di quelle utilizzate in Afghanistan dai militari italiani. Luca Abbà è rimasto fulminato e caduto a terra, inseguito su per un traliccio dell'alta tensione mentre protestava per l'esproprio dei suoi terreni: è una cosa mai accaduta in Italia. Invito tutti i cittadini a riflettere sul fatto che in Val di Susa le forze dell'ordine si comportano come un esercito di occupazione con l'unico compito di "conquistare il territorio" anche a scapito della vita delle persone. Si tratta di un fatto grave e chiedo una volta ancora che il governo abbandoni quest'opera inutile e dannosa e sospenda immediatamente l'esproprio dei terreni».

 

27 febbraio 2012

Uno dei leader del movimento No Tav, Luca Abbà, è rimasto gravemente ferito questa mattina nel corso delle manifestazione contro gli espropri a Chiomonte. Secondo una prima ricostruzione Luca è caduto da un’altezza di una decina di metri in seguito ad uno shock elettrico. Attualmente si trova ricoverato al Cto di Torino. Abbà stava sfuggendo ad un inseguimento dei carabinieri. Su Radio Blackout è possibile ascoltare la sua telefonata in diretta mentre cerca di tenere a bada le forze dell'ordine. Le prime notizie che filtrano dall'ospedale parlano di un colpo da elettricità a media tensione. Luca muove le gambe, è cosciente e orientato, ma c'è una "sospetta lesione interna con versamento, vasta emorragia interna, probabili fratture sterno e costole, ustioni di secondo grado”.

Numerosi altri militanti, nel mentre si stanno raccogliendo a Giaglione per dirigersi alla baita Clarea. La Federazione anarchica torinese (Fai) fa appello "perchè in tutta Italia ci siano iniziative di sostegno".

Questa mattina erano iniziate le azioni di reisistenza contro gli espropri. Decine di anziani si sono incatenati fra loro a Chiomonte. "Una manifestazione di resistenza passiva, su terreni di nostra proprietà che non sono mai stati espropriati", ha spiegato il leader storico dei No Tav, Alberto Perino. Già da ieri sera alcuni attivisti hanno raggiunto la baita Clarea, luogo simbolo della resistenza contro la Tav, mentre per questa sera è stata decisa una fiaccolata con partenza da Giaglione. Perino e i No Tav prevedono che gli espropri dei terreni (circa un ettaro e mezzo) cominceranno effettivamente domani. Sono i terreni che centinaia di No Tav hanno acquistato negli anni passati per impedire la realizzazione della ferrovia: piccoli appezzamenti di pochi metri quadrati ciascuno, senza i quali il supertreno non potrà passare per la Val di Susa e che, ora, devono essere messi a disposizione del cantiere della Ltf, la società che sta costruendo la Torino-lione. L’obiettivo è che sfruttando la burocrazia, i suoi cavilli e le sue lungaggini si riesca a ritardare questa prima fase dei lavori.

EZIO LOCATELLI (PRC/FDS): SIAMO CON TE  LUCA. A CASA ESECUTORI E MANDANTI DEL BLITZ MILITARE DI CHIOMONTE!


 
Di seguito la dichiarazione di Ezio Locatelli, segretario provinciale di  Rifondazione Comunista/Federazione di Torino:


Nessuno parli di incidente a proposito di quanto accaduto a Luca Abbà, uno degli esponenti più noti del movimento No Tav. Se Luca è in ospedale, in gravi condizioni,  questo lo si deve unicamente ad una politica  folle che ha deciso di trasformare una parte della Val di Susa in un teatro di guerra con tutti gli “effetti e i danni collaterali” del caso.
Chi ha ordinato, a sorpresa , all’indomani di una straordinaria, pacifica manifestazione del popolo No Tav il blitz  militare a Chiomonte, col risultato di un ragazzo quasi morto, deve andarsene a casa. Cosi come devono andarsene immediatamente a casa i militari mandati ad occupare un territorio che appartiene ai cittadini e alle cittadine della Val di Susa.
Rifondazione Comunista appoggia tutte le forme di protesta pacifiche, di disobbedienza civile che in queste ore si stanno svolgendo in Valle e in tutta Italia.  

Torino, 27.2.2012

NO TAV, FERRERO (PRC – FEDERAZIONE DELLA SINISTRA): «INVITO A MOBILITAZIONE OGGI POMERIGGIO DAVANTI A PREFETTURE E PALAZZO CHIGI»

 

«Vista la gravità di quanto sta succedendo in Val di Susa – dichiara Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione Comunista – FdS -, dai pestaggi di sabato all’azione militare di stamani con le gravissime conseguenze che ha avuto, Rifondazione Comunista si impegna a dar vita con tutte le forze attive del movimento  a presidi davanti alle Prefetture e davanti a Palazzo Chigi con la richiesta di fermare immediatamente i lavori della TAV in Val di Susa e l’ampliamento del cantiere».

 

27 febbraio 2012

 

 

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