LETTERA IN EVIDENZA
LA RESIPISCENZA, QUESTA SCONOSCIUTA
Cronaca vera di un piccolo no tav
Sono uno delle 40 persone coinvolte nella ”retata” contro i No Tav del 26
gennaio scorso che portò in carcere 26 persone, di varie città, e agli
arresti domiciliare o l’obbligo di dimora per le restanti 14 La mia
posizione è una delle più leggere visto che non ho subito altre misure
oltre all’obbligo di dimora in Torino.Sono incensurato e questo credo
abbia pesato nella scelta delle misure cautelari da applicare a ognuno di
noi,.Da neofita del crimine mi sono trovato a sfiorare un mondo per me
ancora sconosciuto; il sacro e intoccabile mondo della giustizia Italiana
e ve ne voglio sommessamente parlare.
Ma veniamo brevemente ai fatti.
Dopo che la magistratura torinese ha ordinato il blitz, in puro stile pool
antimafia di Palermo, con tanto di perquisizioni, arresti, impronte
digitali e giornalisti al seguito, mi è stato notificato tutto il
materiale probatorio, spero che si dica così, fatto di fotografie, accuse
,situazione dei colleghi criminali e considerazioni di varia natura
normativa e giudiziaria. Primo colpo alla mascella. Trovarsi in un second
o sui giornali nazionali, con tanto di nome, cognome e epiche gesta
criminali, additato come nemico dello Stato, Ultras della violenza
gratuita e premio nobel della sovversione non è stato molto carino. Per
due giorni un quotidiano nazionale, che dopo nominerò, mi ha dato per
carcerato con l’ovvia sorpresa da parte di chi mi vedeva gironzolare
fischiettando per la città. Dopo criminale anche maestro dell’evasione
penitenziaria. Un Vallanzasca sabaudo. Il quotidiano la Repubblica ha
declamato in rima tutte le fasi della mia attività criminosa con il botto
finale della mia presunta forza erculea ,in grado di alzare un wc chimico
e scagliarlo con forza verso un carro armato della polizia. Difficile che
la polizia disponga di carri armati ma credo impossibile trovare nelle
nostre belle valli piemontesi wc chimici a portata di criminale. Colpo al
fegato con testata sui denti. morale: stai recluso a Torino e poi vedremo.
Ok rispondo io, visto che ci sono persone in carcere è meglio non
lamentarsi troppo per una forma di rispetto verso i colleghi lestofanti.
Così pensando mi dedico alla lettura delle carte , per me pari a una
storia di fiabe, e inizio a scoprire l’esilarante mondo della giustizia.
Mi piacerebbe farvele leggere, chi lo ha fatto ride ancora adesso, così vi
rendereste conto della forza della nostra magistratura. Errori di tutti i
tipi, frasi non finite, un verbo ogni 40 righe ecc.
Stupefacente.
Non voglio entrare in polemica con chi dovrà giudicarmi,la mia coscienza
di militante politico è intonsa e questo, per dormire la notte, è più che
sufficiente per il sottoscritto.
Capisco che questa possa sembrarvi una piccola storia e allora per
renderla più accattivante vorrei passare direttamente al finale.
Dimenticavo, nel frattempo ho fatto richiesta di revoca della misura
cautelare . Suddetta misura mi è stata negata stanotte, con notifica alle
due scampanellando allegramente per tutto il pianerottolo e per la terza
volta in un mese , con le seguenti motivazioni:
1) la mancanza di oggettivi segni di resipiscenza da parte mia o, almeno,
di seria e concreta presa di distanza dai fatti d’indagine ecc ecc.
2) la mia attività di musicista e sindacalista( sono un funzionario di
partito e non bisogna essere Gramsci per capire la differenza tra un
partito e un sindacato) non possono prevalere sull’esigenza della suprema
difesa dello stato( ndr).
Per quanto riguarda la mia famiglia, chissenefrega possono venire loro a
trovarmi. Morale: non ti sei pentito neanche un po’ di essere quello che
sei e che pensi e allora nisba. Torna in ginocchio, penitente e dopo aver
sacrificato un agnello al signore e se ne riparla.
Devo infine dire che le tre “visite” fatte a casa mia sono state tutte
fatte in modo professionale e in punta di fioretto ma ormai nel mio
palazzo mi considerano un pezzo da novanta del crimine, degno di sedere
tra Sem Giancana e Totò Riina.. Ko tecnico .
Vi avevo avvertito, è una piccola storia che si perde nella cronaca del
nostro paese ma gli ingredienti che fanno dell’Italia un paese
cialtronesco ci sono tutti. In dosi omeopatiche ma ci sono tutti. Saluti e
ieri, oggi e domani sempre no tav. andrea vitali
p.s. grazie per aver arricchito il mio misero vocabolario con la parola
resipiscenza.
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