i tagli alla politica si rivelano tagli ai servizi
ARTESIO (FDS): COSTI POLITICA, NON SI MESCOLANO BAMBINI E ACQUA SPORCA - DELEGITTIMATI I PROCESSI DI DECENTRAMENTO
"Come volevasi dimostrare. Martedì scorso il Consiglio Regionale ha adottato misure di autoriduzione e ne ha rinviate altre al tavolo dei capigruppo affinché si allineassero agli indirizzi proposti dal coordinamento dei presidenti delle regioni al Governo. La rincorsa del Movimento 5 Stelle a presentare proposte aggiuntive è stata surclassata dai contenuti del decreto legislativo Monti e dalle proposte dei Presidenti di Regione. Nel denunciare la demagogia abbiamo ricevuto, come tanti altri, dei distinguo, dei rimproveri e qualche insulto. Ora la realtà dimostra che il nostro adeguamento andrà ben oltre le indennità aggiuntive e i rimborsi chilometrici. Sicuramente lo si riterrà tardivo, ma il punto è che come ogni soluzione di emergenza si mescolano bambini e acque sporche. Infatti non si tagliano soltanto i costi dei politici, ma i costi dell’attività politica, riducendo i trasferimenti ai gruppi consiliari sia per il personale sia per le iniziative. Non ci sono solo i parenti e l’apparato dei partiti, ci sono persone, prevalentemente giovani, impegnati in comunicazione, approfondimento tematico, analisi giuridica. In molti casi hanno scelto di dedicare parte della loro vita a un’esperienza professionale particolare e, se in ogni altro contesto, si interrompesse un contratto di lavoro in essere si riceverebbe o la tutela sindacale o almeno la solidarietà. Così non accade per loro e questo è ingiusto", sottolinea Eleonora Artesio, capogruppo regionale Federazione della Sinistra.
"Ciò che forse i Governatori non immaginavano – eppure sono politici di lungo corso – era che il Governo avrebbe preso al balzo l’opportunità per delegittimare i processi di decentramento che, contenuti nella Costituzione, sono stati faticosamente praticati per quasi quarant’anni. Il controllo preventivo della Corte dei Conti, si badi bene non sui bilanci dei politici, ma sulle risorse assegnati ai servizi e alle funzioni, sposterà l’asse dalla responsabilità politica a quella contabile e amministrativa; così i cittadini che giustamente si organizzano ad esempio sulla distribuzione dei posti letto degli ospedali della propria zona potranno misurarsi con il rigore dei magistrati della Corte dei Conti, piuttosto che con la sensibilità o l’insensibilità degli assessori e dei consiglieri. Peccato che questi ultimi possono essere rimossi con il voto popolare, mentre le magistrature contabili no".
"E’ curioso che l’intero provvedimento, come si addice ad ogni fustigatore in tempi di mal costume, sia scritto all’insegna delle punizioni: chi non applicherà riceverà una decurtazione dei trasferimenti statali non per gli emolumenti dei politici o per i costi dei gruppi consiliari, ma per le attività della Regione, cioè servizi. Sarebbe troppo ardito avanzare una proposta al nostro collegio dei Presidenti di Regione e ai nostri Parlamentari? Visto che questi nuovi risparmi non erano previsti nella spending review che almeno li si destini ad implementare ciò che il governo Monti ha tagliato, ad esempio il trasferimento del fondo sanitario nazionale alle regioni. Per una volta , concretamente, si potrà vedere che i “privilegi” dei politici e i sacrifici dei loro collaboratori avranno una finalità utile per la collettività".
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