SFIDUCIA A COTA

ARTESIO (FDS): DALLE PAROLE AI FATTI, OPPOSIZIONE SOTTOSCRIVA MOZIONE DI SFIDUCIA A COTA

“Il Presidente Cota sembra essere diventato governatore a sua insaputa. Nella selezione elettorale gli hanno portato consenso, a sua insaputa, liste presentate senza esserne titolate (almeno secondo le sentenze dei primi due gradi di giudizio). Il risultato ottenuto in conseguenza del voto popolare l’ha convinto di essere amato dalla gente, così amato che non passa settimana senza una manifestazione che vorrebbe stringerlo d’affetto, sicuramente a sua insaputa”, sottolinea Eleonora Artesio, capogruppo regionale della Federazione della Sinistra.

In particolare il mio dissenso sull’operato della Giunta e del suo Presidente è totale su due punti:

1)  Per l’autonomia regionalista ad intermittenza. Per due anni, durante il governo Berlusconi-Lega, Cota ha continuato a sostenere che i tagli per i non autosufficienti, sul trasporto pubblico locale, sulla sanità potevano essere sopportati in quanto il Piemonte doveva essere corresponsabile rispetto ad una difficile situazione del Paese. Ora i tagli perpetrati e proseguiti dal Governo Monti, in piena continuità con l’esecutivo precedente, diventano insopportabili  e insostenibili (ed effettivamente lo sono). Questo atteggiamento di autonomia ad intermittenza ci fa riflettere sulla credibilità della nostra regione a livello nazionale. In particolare il Piemonte non è stato ben rappresentato quando ha sottoscritto il piano di rientro: ora infatti la Regione deve sopportare l’effetto di quel piano e i tagli imposti da Monti e Monferino.

2)  Rapporto ondivago con la sua maggioranza. Nelle discussioni di maggioranza nulla è ciò che appare e invece di entrare sulle questioni di merito, all’interno del centro-destra si scambiano segnali degni della peggiore comunicazione politica atti a stabilire rapporti di forza. Rientra in questa logica la discussione sul personale regionale: come è possibile che nei primi mesi del 2012 il Consiglio regionale riconoscesse la necessità di implementare il personale e di confermare i dipendenti a tempo determinato  e dopo solo 4 mesi venga chiesto ai direttori di stilare l’elenco degli esuberi e si pensi a liste di mobilità? La sostanza, per questa maggioranza, è solo un optional, ma in mezzo ci sono i sistemi e per persone: né gli uni né le altriepossono essere sacrificati alla logica politica.

Per questo rilancio e ripropongo la mozione di sfiducia con la quale chiedo le dimissioni del Presidente Cota: chiedo a tutti i colleghi e le colleghe della opposizione di sottoscriverlo per formalizzare il voto sulla sfiducia. Come amano dire (ma non fare) i leghisti, dalle parole ai fatti

Torino, 4 dicembre 2012

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