COCACOLA ELEONORA ARTESIO INTERROGA
Al Presidente del
Consiglio regionale
del Piemonte
INTERROGAZIONE
ai sensi dell’articolo 18, comma 4, dello Statuto e
dell’articolo 99 del Regolamento interno.
Ordinarie a risposta orale in Aula
Ordinarie a risposta orale in Commissione
Ordinarie a risposta scritta
Indifferibile e urgente in Aula
Indifferibile e urgente in Commissione
OGGETTO: Chiusura stabilimento Coca Cola di Gaglianico (BI)
Premesso che:
il 23 ottobre 2013 a Milano, nella sede di Assolombarda, durante la riunione periodica di coordinamento del gruppo, la società Coca Cola ha comunicato l'intenzione di chiudere lo stabilimento di Gaglianico (BI), uno dei quattro siti produttivi italiani del colosso di Atlanta, che fa capo alla Coca Cola Hbc, la società greca che produce e commercializza i marchi di The Coca Cola Company nel nostro Paese. Tale decisione è motivata dal calo di vendite in Italia mentre l’azienda sta investendo molto nei Paesi dell'Est e sulla Russia;
parte della produzione di Gaglianico sarà spostata a Nogara, nel Veronese.
Valutato che:
lo stabilimento di Gaglianico ha 90 dipendenti e la chiusura dello stesso dovrebbe scattare a febbraio 2014;
lo stabilimento biellese è di proprietà della società dal 1995: nei suoi capannoni vengono preparati ogni anno 250 milioni di litri di Coca Cola, il 60-70 per cento della produzione totale, al quale si aggiungono la Fanta, la Sprite e le Coca Light e Zero che vengono distribuite in Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta;
già alla fine del 2012 l'azienda aveva deciso di esternalizzare i servizi di logistica e di magazzino della fabbrica di Gaglianico dichiarando 35 lavoratori in esubero.
Considerato che:
la Coca-Cola, durante un incontro con le organizzazioni sindacali svoltosi il 30 ottobre 2013 presso l’Unione Industriali di Biella, ha confermato la volontà di fermare le linee di produzione il 28 febbraio 2014, dando disponibilità al solo utilizzo di ammortizzatori sociali;
sono già stati fissati altri cinque incontri tra le parti entro il 3 dicembre.
INTERROGA
la Giunta regionale,
Per sapere:
il livello di informazione e coinvolgimento della Istituzione Regionale in ordine a questa nuova e seria situazione di rischio occupazionale e le misure ritenute opportune e praticabili ai fini di conservare un’attività produttiva di questo livello nel territorio piemontese, salvaguardando i posti di lavoro coinvolti.
Torino, 31 ottobre 2013
Eleonora Artesio (PRIMA FIRMATARIA)
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