IL GATTO E LA VOLPE
fabio sebastiani
Intanto, contro la manovra si mobilitano i sindacati dei pensionati con tre manifestazioni a Milano, Roma e Palermo. A Roma, con lo Spi e gli altri sindacati dei pensionati, parleranno i segretari generali di Cgil, Cisl, Uil, Susanna Camusso, Anna Maria Furlan e Luigi Angeletti. In agitazione in tutta Italia i patronati di tutti i sindacati: in gioco ci sono i servizi ai cittadini messi a rischio dai tagli della Legge di stabilità. Oggi appuntamento a Genova. I patronati Acli, Inas, Inca, Ital hanno convocano per questa mattina a Genova, presso la sede dell’ Acli, una conferenza stampa per illustrare le ragioni dello stato di agitazione che coinvolge tutti i Patronati della Liguria. Secondo il sindacato i tagli alle risorse dei Patronati, inseriti nella Legge di Stabilità, sono un attacco diretto ai cittadini e alla rete di solidarietà che si rivolge gratuitamente a disoccupati, pensionati, lavoratori anche stranieri e italiani all’estero. Se questo provvedimento venisse confermato, i Patronati d’Italia non potrebbero più garantire i servizi offerti fino a questo momento.
Altra conferenza stampa venerdì 7 novembre, a partire dalle 11:00 in Piazza Montecitorio a Roma, per presentare la manifestazione nazionale dei lavoratori dei servizi pubblici e della conoscenza, indetta unitariamente da 12 categorie di Cgil, Cisl e Uil.
Per la prima volta tutte le organizzazioni sindacali dei servizi pubblici (scuola, sanità, funzioni centrali, servizi locali, sicurezza e soccorso pubblico, università, afam, privato sociale) unite dallo slogan #Pubblico6Tu e da una piattaforma comune per chiedere una vera riforma della pubblica amministrazione e del sistema di servizi ai cittadini.
La manifestazione, che partirà da Piazza della Repubblica per giungere a Piazza del Popolo, verrà conclusa alle 17:00. Tra gli interventi quelli di Susanna Camusso, segretaria Generale della Cgil, Annamaria Furlan, segretaria Generale della Cisl, e Carmelo Barbagallo, segretario aggiunto della Uil.
Queste, in sintesi, le 7 proposte per la riforma dei servizi pubblici:
1 - riaprire la contrattazione, sbloccare salari e carriere
2 - investire sulle competenze: dare stabilità e certezza al lavoro, a
partire dal personale precario
3 - una vera riorganizzazione dei servizi, degli enti e dei corpi dello
stato
4 - costi e servizi standard a tutela dell'universalità
5 - basta dumping contrattuale nel privato che offre servizi pubblici:
stesso lavoro, stesso diritto, stesso salario
6 - valorizzazione di istruzione e formazione come leve di crescita –
università, ricerca e conoscenza driver dello sviluppo
7 - un sistema della sicurezza avanzato: riorganizzazione, equiparazione
delle retribuzioni, valorizzazione della specificità dei Corpi dello Stato.
Sulla polemica tra Junker e Renzi, è intervenuto il segretario del Prc Paolo Ferrero. Secondo lui i due premier sono come il gatto e la volpe “fanno finta di litigare mentre si stanno spolpando i popoli europei”. “Il punto vero è che sono completamente fallite le politiche neoliberiste di austerità – aggiunge Ferrero - e che queste stanno devastando la vita di decine di milioni di persone. La via maestra è la possibilità da parte degli stati di avere i soldi della BCE allo stesso tasso a cui la BCE li presta alle banche: lo 0,05%”. “Nell'attesa che il bradipo Draghi si muova – conclude Ferrero - Renzi, invece di continuare a fare propaganda, deve disobbedire ai trattati europei come ha fatto la Francia e deve spendere 30 miliardi in deficit per finanziare un piano per dare lavoro a un milione di persone nei settori di pubblica utilità: dal riassetto idrogeologico del territorio alla messa in sicurezza degli edifici pubblici alla valorizzazione del patrimonio archeologico e artistico del paese".
Default:
Dove:
- Blog di valter clemente
- Accedi per lasciare commenti
Commenti recenti