#elezioniusa2020
Il fascista Trump sconfitto dalla nuova classe lavoratrice multirazziale
Salutiamo con grande gioia la sconfitta del fascista Trump.
E' assai divertente che il presidente che aveva basato la sua campagna sull'appello al voto contro il comunismo e il socialismo venga dichiarato sconfitto il giorno dell'anniversario della rivoluzione d'Ottobre.
Il fascista e razzista Trump è stato sconfitto dalla classe lavoratrice multirazziale, dal voto in massa degli afroamericani, dei latinos, delle donne, dei giovani, di omosessuali e lesbiche. Il consenso che continua a ricevere tra i lavoratori maschi bianchi ha radici non solo nell'eredita' della schiavitù e della segregazione ma anche nella crescita delle disuguaglianze e della povertà di cui portano la responsabilità tutte le amministrazioni degli ultimi decenni. Come ha scritto Aran Tirado "Trump non è antisistema, come non lo era Hitler, é un'espressione del sistema, della decomposizione della politica Usa". Il suo enorme consenso rimane. È stato sconfitto solo grazie a una mobilitazione elettorale senza precedenti. Per dirla con Michael Moore, ora bisogna sconfiggere quello che ha prodotto Trump.
L'umanità intera deve ringraziare i movimenti Black Lives Matter, ambientalisti, femministi, lgbtqi, i sindacati combattivi, la nuova generazione di attiviste/i, tutte le persone che sono scese nelle strade per dire no a Trump.
Non ci incanto' l'obamania e non ci facciamo nessuna illusione su Biden e Harris. Il sistema bipartitico e il presidenzialismo che trasformano ogni elezione in un momento storico straordinario sul piano mediatico hanno impedito per più di un secolo negli Usa lo sviluppo di un partito di massa di sinistra. Il risultato è che gli Stati Uniti sono il paese con più persone in galera del mondo e senza l'assistenza sanitaria per tutti, un modello negativo di ingiustizia sociale e disuguaglianza. Festeggiamo la sconfitta del fascista Trump ma non dimentichiamo che, come ci ha insegnato Noam Chomsky, negli USA il bipartitismo è una forma più intelligente di partito unico del grande capitale.
Non è stato Biden a sconfiggere Trump. Il candidato democratico è stato il significante vuoto su cui potevano convergere le più diverse forze, dalla sinistra radicale fino all'establishment repubblicano, dai pacifisti ai criminali di guerra che intendono recuperare un ruole egemone degli Stati Uniti.
Chi non voleva altri 4 anni di Trump non poteva che votare Biden.
Se c'è da gioire oggi è per il rifiuto popolare del neofascismo impersonato da Trump e dall'ultradestra USA.
Ci congratuliamo con Bernie Sanders, le compagne socialiste elette al Congresso, i Democratic Socialists of America, il Communist Party USA e tutta la sinistra nordamericana che ora dovrà battersi perchè la sconfitta di Trump non segni semplicemente il ritorno alla normalità di un neoliberismo guerrafondaio come quello delle precedenti amministrazioni democratiche.
La stessa campagna ossessiva di Trump che ha cercato di dipingere Biden come un socialista non ha funzionato secondo il New York Times perché le istanze socialiste sono assai popolari (dall'assistenza sanitaria all'innalzamento del salario minimo, dalla gratuità dell'istruzione universitaria alla tassazione dei super-ricchi e delle multinazionali).
Biden e il Partito Democratico non le hanno fatte compiutamente proprie ma sono ormai parole d'ordine di massa. Questa volta la sinistra radicale non pare voler perdere la propria autonomia. La rivista Jacobin ha commentato oggi il voto scrivendo "nessuna luna di miele con Biden", "È bene che Donald Trump abbia perso ma la sinistra ora deve posizionarsi immediatamente all'opposizione all'amministrazione Biden". Probabilmente ci sarà un'articolazione tra chi svolge un ruolo come Sanders e i gruppi che l'hanno sostenuto.
Comunque per oggi l'essenziale è che esca indebolita l'onda di ultradestra che ha appestato il pianeta negli ultimi anni e che anche le Sturmtruppen di Salvini e Meloni perdono il principale sponsor internazionale.
Come ha scritto Bernie Sanders la lotta continua. Ma oggi è proprio il caso di festeggiare per la sconfitta del fascista Trump.
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