PER NICOLETTA
Biella, dicembre 2022
COMUNICATO STAMPA
Nicoletta Dosio, 76 anni, storica attivista NO TAV, coordinatrice nazionale di Potere al Popolo, è stata condannata dal tribunale di Torino a ulteriori otto mesi dopo la precedente condanna a un anno e un mese di carcere. Le sono state contestate ben 120 evasioni dagli arresti domiciliari, assurdo castello accusatorio poi ridotto a due episodi.
Quella di Nicoletta è stata una scelta politica, gli allontanamenti dal domicilio sono infatti avvenuti per partecipare ad iniziative e presidi, i suoi spostamenti erano noti e mai sono stati nascosti, tanto che il precedente Procuratore Capo parlò di “innocuità della condotta”.
Questa, come ogni passo della Procura e della Magistratura torinesi, è l’ennesima condanna persecutoria verso il Movimento No Tav, con una sequela di provvedimenti contro decine di attivisti perché con tenacia e determinazione, mai abbassando la testa, hanno deciso di opporsi quotidianamente contro coloro che, esclusivamente in nome del profitto, hanno deciso di inquinare e distruggere una valle.
Azioni di disobbedienza civile estemporanee e pacifiche che hanno portato ben 22 misure cautelari poi ridotte ad una sola (il fanatismo della Procura viene spesso ridimensionato!). Così da anni ,ragazzi incensurati finiscono agli arresti domiciliari per un blocco stradale, operatrici sociosanitarie subiscono il carcere per aver parlato al megafono durante una manifestazione, pensionati si trovano con l'obbligo di firma quotidiano al commissariato per aver battuto con un bastone sulle recinzioni blindate .
Governi di centrodestra, di centro, di centrosinistra, di “salute pubblica” e di destra hanno sempre dichiarato il Tav “opera strategica”, nonostante numerosi studi abbiano rilevato la pericolosità ambientale, l’inutilità, i costi eccessivi.
Per fermare il movimento NO TAV, spina nel fianco di ben 15 governi, la Valle è stata militarizzata, mettendo in atto soprusi e violazioni alle libertà collettive e per proteggere le collusioni tra Stato e profitto privato.
Ultimo in ordine di tempo il caso del Comune di Bussoleno, paese simbolo della lotta NO TAV, ricattato dalla Regione Piemonte: accettare le compensazioni per danni e disagi causati dalla “malaopera” o rinunciare ai lavori contro il dissesto idrogeologico.
Dello stesso tenore intimidatorio e propagandistico è il progetto “A Scuola di TAV” sottoscritto da Regione Piemonte e TELT SAS (l’impresa costruttrice), approvato in gran silenzio il 22 luglio 2022, per progetti di formazione e alternanza Scuola-Lavoro, all'interno dei cantieri a Chiomonte e Giaglione a partire dal 2023 .
Dopo trenta anni di studi, di carotaggi e di costi che aumentano è indubbia la pericolosità per l’ambiente della Valle, l’insostenibilità economica, lo scarso valore trasportistico della “grande opera”. Le continue pressioni alle quali sono sottoposte le popolazioni della Valle mettono a rischio la tenuta stessa della democrazia e della libertà dei suoi cittadini.
Noi NO TAV Biellesi esprimiamo a Nicoletta, a tutte le attiviste e tutti gli attivisti colpiti dalla repressione la nostra complice solidarietà.
Libertà per tutte e tutti i NO TAV tutti
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