Basta con le speculazioni sulla strada Trossi! Continua la battaglia di "Lista Attiva" a Gaglianico

Contro la totale distruzione e le concessioni facili sulla Trossi, date dal Sindaco Maggia e dalla sua giunta a Gaglianico, continua la battaglia dell'opposizione di "Lista Attiva" Rifondazione-Verdi!

 


 

Comunicato stampa

La maggioranza del Sindaco Maggia ha approvato nel Consiglio Comunale del 22/11/07 la sistemazione della cosiddetta zona T: l’area commerciale “spontanea” della Trossi, ex strada statale ora di competenza della Provincia, quasi completamente collocata all’interno del centro abitato (urbano) di Gaglianico.

La sistemazione prevede la sistemazione della sezione stradale a due corsie per senso di marcia, lo spartitraffico centrale, la conversione delle attuali intersezioni semaforiche o a precedenza in intersezioni a rotatoria e financo la realizzazione di nuove intersezioni a rotatoria e a livelli sfalsati.

Di fatto, nel tratto di Gaglianico la Trossi da 2 intersezioni semaforizzate, 2 a precedenza e una a rotatoria passerebbe a 9 rotatorie più una a livelli sfalsati.

Nonostante alcuni degli oneri di realizzazione siano posti a carico dell’iniziativa di alcuni esercizi commerciali, questa operazione sancisce la sconfitta della pianificazione territoriale e dei trasporti a favore di insediamenti commerciali cresciuti, seppur legittimamente con il consenso interessato della Amministrazione Comunale (per incassare l’ICI, nella migliore delle ipotesi) ma al di fuori di ogni logica o equilibrio socio-territoriale.

Che anche la Provincia di Biella abbia dato il suo consenso (vincolante) ad una operazione di questa misura non può che destare grande stupore e sollevare accuse di miopia soprattutto considerando che la Trossi è stata progettata e ancora è un raccordo naturale verso l’esterno del Biellese e verso la rete autostradale.

Le 9 rotatorie più una a livelli sfalsati sistemano, seppur con la logica distorta della mistificazione tecnica corrente, l’area commerciale ma creano un ulteriore aggravio al collegamento esterno del Biellese. Senza discutere in questo contesto sulla geometria variabile delle rotatorie (non si capisce se ce ne sarà una uguale all’altra), assumendo per buone le declamatorie del Maggia e degli altri "tecnici" del caso sulle qualità della soluzione a rotatoria, si può affermare che viene trasformata una tratta percorribile a 50km/h in una tratta che, in prossimità delle intersezioni, ha velocità di percorrenza di circa 30km/h o meno. Poiché le intersezioni sono molto ravvicinate, la riduzione è molto uniforme e comporta un aumento del tempo di percorrenza (a parte le code che possono formarsi ora anche sull'asse principale senza più possibilità di controllo e regolazione) di circa 6-7 minuti minimo.

Come se non bastasse, per potere realizzare la sezione stradale prevista dal progetto hanno dovuto classificare la Trossi interamente come una strada extra-urbana (tipo C) anche in pieno centro abitato!. Logico, consequenziale, efficiente, soprattutto per le utenze deboli che hanno avuto scarsissimo se non nulla attenzione.

Va inoltre sottolineato che così facendo si perde completamente il senso di itinerario che la Trossi aveva già nella sua concezione.

Se questa è la visione strategica di collegamento del Biellese verso l'esterno appare come un segnale negativo per efficienza dei trasporti, sicurezza (delle utenze deboli) e rispetto dei vincoli ambientali (non bisogna dimenticare che queste scelte sono possibili anche per l'assenza a Gaglianico di un piano di azzonamento acustico oltre che di una adeguata sensibilità urbanistico-territoriale).

 

Il consigliere comunale,

LISTA ATTIVA Gaglianico – Rifondazione Comunista-Verdi
Lorenzo Mussone

 

Comune di Gaglianico (BI)

Interrogazione

(ai sensi degli artt. 40 e 41 del regolamento sul funzionamento del consiglio comunale,

da inserire nell’ordine del giorno del prossimo Consiglio Comunale)

 

 

Gaglianico, li 22 novembre 2007

 

 

Egregio Signor Sindaco del Comune di Gaglianico,

 

Come già di pubblico dominio, il rilascio del permesso di costruire alla società La Prealpina per la realizzazione di due esercizi commerciali nell'edificio a due piani dell'ex ferramenta Mosca, ha destato molte perplessità non solo legate alla sua presenza in veste di Sindaco, con tanto di fascia tricolore alla cerimonia di inaugurazione, quanto al merito tecnico-urbanistico di alcune soluzioni progettuali, per ciò oggetto di ricorso al Presidente della Repubblica.

Il progetto oggetto del citato permesso di costruire, a firma dell'arch. M. Maggia, prevedeva, come già detto, la realizzazione di due esercizi commerciali, uno per ogni piano dell'edificio, uno dei quali, quello al piano superiore, con superficie di vendita di 898mq e la rimanente parte a “magazzino” e a “ingresso”. Pertanto, la superficie di vendita non superava la soglia dei 900mq che, secondo l'interpretazione della norma comunale, avrebbe obbligato la società privata alla realizzazione di standard pubblici, quali i parcheggi veicolari.

Alla attivazione dell'esercizio commerciale sul piano superiore (comunicazione del 1/12/06) la previsione di superficie di vendita appariva superata tanto che fu presentata segnalazione di ciò alla Polizia Municipale in data 3/1/07.

Il sopralluogo della Polizia Municipale dell'8/2/07 rilevava, come riscontrabile anche da allegata documentazione fotografica, un effettivo "aumento della superficie destinata ad ingresso e quella destinata a magazzino (lato ovest)".

Successivamente, poiché la destinazione dei locali non appariva mutata e adeguata al permesso di costruire, veniva nuovamente segnalato alla Polizia Municipale tale situazione (in data 21/5/07).

Al successivo sopralluogo della Polizia Municipale (del 13/6/07) risultò che "la zona magazzino (lato ovest) " era "chiusa al pubblico con porta di metallo munita di cartello di divieto di accesso. La zona di ingresso" risultava "libera da ogni tipo di materiale". Anche in questo sopralluogo fu prodotta documentazione fotografica ma non confrontabile, per campo visivo e punto di vista, con quella del precedente sopralluogo.

Il sopralluogo effettuato successivamente dal Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Biella in data 25/10/07 (prot. 9176 del 26/10/07) riportava, oltre ad alcune inosservanze normative tali da produrre il parere contrario al rilascio del certificato di prevenzione incendio, anche le seguenti affermazioni:

- il locale progettato come deposito non è un compartimento antincendio costituito con strutture resistenti al fuoco almeno REI/120 ed inoltre appare utilizzato quale punto di esposizione e vendita;

- il lay out interno dell'attività di esposizione e vendita non è conforme al progetto approvato.

Considerata la evidente gravità, a differenti livelli, di quanto dichiarato dal Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco

si chiede

di conoscere puntualmente quali provvedimenti l'Amministrazione Comunale intende intraprendere e con quale tempistica.

 

Si attende, oltre alla discussione in Consiglio Comunale, risposta scritta entro i termini di legge.

 

Il consigliere comunale,

LISTA ATTIVA Gaglianico – Rifondazione Comunista-Verdi
Lorenzo Mussone