Tra poco più di una settimana, avranno inizio i
giochi Olimpici di Pechino 2008. In questi mesi, manifestazioni di dissenso e
anche molte strumentalizzazioni, hanno accompagnato il percorso della fiaccola
olimpica. Esattamente come avvenne nel 2006 con le contestazioni in Italia alle
Olimpiadi invernali di Torino. A partire da questi due eventi ravvicinati e
senza dilungarci sulle ragioni o sui torti delle contestazioni, abbiamo ripreso
un'immagine che ci richiamava un'altra Olimpiade e soprattutto una data simbolo
per l'Italia e il mondo. Città del Messico 1968. I giocatori afroamericani che
dichiaravano con il pugno alzato sul podio la loro adesione politica ed ideale
alle Black Panthers e alla causa dei neri d'America. Abbiamo pensato che dopo
quarant'anni da quei pugni alzati molto sia passato, nello sport e nella società
in generale. Per questo a partire da un'evento di massa come le Olimpiadi
vogliamo provare ad interrogarci. Lo vogliamo fare partendo da due protagonisti
di quei tempi che senza reducismo hanno ancora oggi, voglia di dire e fare
qualcosa. Uno è Paolo Sollier indimenticabile attaccante del Perugia e dirigente
della nuova sinistra negli anni'70; l'altro è Augusto Rocchi già portiere della
giovanile dell'Inter, dirigente nazionale della FGCI del PCI, sindacalista ed
ex-parlamentare di Rifondazione Comunista. Due persone che non hanno mai smesso
la loro passione e la loro ricerca politica e culturale.
Venerdì 1° Agosto alle ore 21.00 presso il salone
del Comitato provinciale dell'ARCI di Biella in Via della Fornace 8/c.
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