Accordo sul Welfare. I dati nel biellese. Anche della consultazione precaria

E' proseguito fino in tarda serata, presso la Camera del lavoro, lo spoglio delle schede del referendum indetto dai sindacati sull'accordo con il Governo, sottoscritto lo scorso mese di luglio. Ieri, alle 14, si è avuta la chiusura delle urne e dalle diverse sedi di voto presenti sul territorio è affluito nel punto di raccolta tutto il materiale, suddiviso per le diverse categorie lavorative. Un lavoro immane, quindi, se si considera che, oltre ai lavoratori delle diverse aziende, potevano accedere alla consultazione anche pensionati, disoccupati e precari. Dai primi dati emersi, sembra che il fronte dei sì sia in netto vantaggio, ma qualcosa di più certo si saprà solo oggi. Per quello che riguarda il comparto meccanico, alla Powertrain Fiat di Verrone hanno votato 209 persone e il risultato è di 70% sì e 26% no, mentre alla Roi il risultato è esattamente l'opposto. I primi esiti del tessile riguardano: Lanificio Cerruti con 201 votanti, per 99% sì e 0,99% no; Zegna su 192 voti, 78% a favore e 18% contrari; Reda, 183, per 92% sì e 4% no; Pettinatura italiana, 115 per 92% favorevoli e il restante contrari. Nel settore pubblico, il dato principale è quello relativo alla scuola. Su 289 votanti, il 65% ha espresso parere positivo e il 28% negativo. Gli enti locali, con 123 persone che hanno espresso la loro preferenza: il 72% è a favore e il 24% no. Commenti positivi per ora arrivano soltanto per quanto riguarda l'affluenza, che è stata buona. «Possiamo affermare - dice Maura Carli della Cgil - che l'affluenza è stata costante, in questi giorni, per quanto riguarda Biella. A martedì ci attestavamo sulle ottocento persone. Il problema più grosso che ci siamo trovati davanti nell'affrontare questa campagna, è stato quello di organizzare tutto in un paio di settimane. Si è trattato davvero di uno sforzo disumano. Però ce l'abbiamo fatta e siamo soddisfatti del risultato ottenuto». Piero Tarizzo della Cisl aggiunge: «Abbiamo organizzato assemblee ovunque. Per quello che interessa il settore edilizia, addirittura facendo riunioni voltanti nei cantieri. La risposta devo dire che è stata positiva. La gente ha capito l'importanza del referendum. Vorrei ricordare che ci troviamo davanti a un accordo che deve essere ancora tramutato in legge e che prevede una grossa novità: per la prima volta, dal 1993, si torna a parlare di lavori usuranti e del loro finanziamento. Sarà comunque un provvedimento che non toglie niente a nessuno. Se non dovesse passare, il rischio è che si ritorni allo "Scalone" voluto da Maroni, senza aumenti per i pensionati. Per questo è importante portare a casa questa prima conquista, a cui potranno seguirne altre. D'altra parte la storia del sindacato lo insegna: per ottenere un buon risultato occorre procedere con gradualità». Anche Giovanni Gianin, della Uil, conferma la buona affluenza alle urne, senza fare previsioni sui risultati, come voluto dai vertici nazionali per tutte e tre le forze sindacali. Chi non ha timore di esporsi, invece, è Matteo Sacco dei Giovani Comunisti, che con il banchetto di via Italia ha raccolto i voti degli esclusi dal referendum, ovvero: studenti e lavoratori in nero. In tutto sono state 80 le persone che hanno voluto esprire il loro parere, che è stato in toto negativo.

Elena Giachero da www.lastampa.it 10/10/2007

 

9.10.'07

 

Si conclude oggi la due giorni di votazione per la Consultazione Precaria organizzata in tutta Italia, sul protocollo del Welfare firmato il 23 luglio.

 I sindacati confederali hanno chiesto ai lavoratori in regola e ai pensionati di esprimersi su questo accordo, votando.

Noi abbiamo voluto renderlo possibile per tutti gli altri, per chi non è garantito, chi è in nero, chi è disoccupato, chi è invisibile.

A Biella abbiamo allestito due seggi in via Italia per dare la possibilità a tutti e tutte di votare ed esprimere il proprio pensiero e la propria opinione.

Ancora una volta abbiamo voluto essere nelle strade e nelle piazze di tutta Italia per dare voce ai precari, agli studenti, ai disoccupati, a tutti quelli che subiranno questo accordo.

Ancora una volta abbiamo voluto essere tra la gente.

Al di la del risultato finale di questa votazione, crediamo che il vero risultato sia stato dare veramente a tutti la possibilità di votare e d esprimersi.

 

Coord prov GIOVANI COMUNISTI/E