NO ALLA DIGA IN VALSESSERA

NO ALLA DIGA IN VALLESESSERA

 

 

 

Mercoledì 28 luglio presso la Comunità Montala di Pray, il Consorzio Bonifica Baraggia, guidato dal sig. Jacopino, ha presentato agli amministratori della Vallesessera il progetto diga.

Un progetto che, come aveva avuto modo di spiegare in Comitato Salviamo la Vallesessera in più occasioni, non serve alle popolazioni biellesi ma è una grande speculazione sull’acqua e sull’incremento  dei terreni baraggiferi coltivati a riso.

Con una cronistoria che parte dal 1922, il presidente del Consorzio, ha tentato di convincere che il problema dell’acqua era già di allora e che oggi non è nient’altro che la conclusione logica di quei progetti.

Una diga in Vallesessera per giustificare il fallimento degli altri due invasi della zona, quello di Masserano e quello di Roasio, perché l’invaso sul Sessera dovrebbe, previe opere di tubazioni, contribuire a portare acqua ai due citati.

Un progetto ineccepibile sul piano tecnico, ma che più viene presentato, più dimostra di essere solo mera speculazione.

Dati alla mano, sia quelli forniti dalla regione Piemonte sia quelli del politecnico di Torino, sul fabbisogno di acqua, il progetto dimostra la sua assoluta inefficienza perché mai riuscirebbe a sopperire a quel fabbisogno.

Gli amministratori presenti hanno ribadito la loro opposizione a simile progetto, tranne qualche sindaco isolato.

Fuori dalla sede della Comunità montana intanto si faceva sempre più forte la voce del dissenso della popolazione della valle.

Una partecipazione numerosa, con bandiere, striscioni avena accolto i partecipanti alla serata , una partecipazione accalorata, rumorosa che voleva far sentire la propria voce e il proprio attaccamento alla terra che il consorzio vuole violentare.

Per tutta la durata della presentazione la popolazione della valle ha contestato con fischi, slogan, tamburi il progetto che vuole rubare il territorio per squallidi fini di lucro, rovinando così uno dei più bei paesaggi biellesi  e i paesi lungo il Sessera che non avranno più un torrente ma un rigagnolo.

Slogan urla tamburi che hanno accompagnato all’uscita quegli amministratori favorevoli, pochi, e gli uomini del Consorzio, urla e slogan che li hanno accompagnati fino alle macchine per fargli comprendere che non possono decidere senza ascoltare la gente.

Il sig. Jacopino, che alla presentazione di Città Studi a Biella aveva preso in giro i manifestanti, ha dovuto lasciare Pray sull’auto della polizia, consapevole di essere persona sgradita nella valle, portatore di un progetto di distruzione e incapace di far valere le proprie ragioni se non con l’uso della forza.

Il P.R.C. e la Federazione della Sinistra hanno partecipato, con i propri dirigenti e con i propri militanti a fianco dei loro concittadini per dare un contributo alla lotta per la difesa del territorio

Commenti

Ritratto di valter clemente

stando a quanto scrive eco di biella, jacopino  continua nella sua politica di insulti verso chi manifesta la sua cotrarietà alla diga.

jacopino ci ricorda poi di essere un cavaliere, nominato da andreotti, non servono commenti. 

Ritratto di valter clemente

Partito della Rifondazione Comunista - Sinistra Europea

                  Circolo Cossato Vallestrona

              

 

 

Comunicato stampa

 

 

Il sindaco di Portula Vanni Schirato, nel merito della serata sulla presentazione del progetto diga, avvenuta a Pray nella sede della Comunità montana, deve aver visto troppi film per pensare che le attenzioni dei militanti del PRC presenti per esprimere da cittadini la propria contrarietà al progetto, fossero così incentrate sulla sua persona.

Egli è uno degli esponenti politici  favorevoli al progetto, ne consegue che da chi si oppone venga fischiato o criticato in modo a volte anche verbalmente rude, ma mai tramutabile in violenza.

Egli parla di forze dell’ordine che lo avrebbero protetto, racconta una clamorosa bugia, se ne è andato tranquillo lungo il marciapiedi fino alla sua auto senza che fosse avvicinato da alcuno.

Come segretario del circolo Cossato-Vallestrona del PRC, presente alla serata in questione, rivolgo un invito al sig. Schirato, prima di insultare chi contesta le sue decisioni, si ripassi la costituzione nelle sue grandi ispirazioni democratiche. Guardi alle firme raccolte contro il progetto e se convinto invece delle sue posizioni accetti e si faccia promotore di un referendum popolare.

La sovranità delle decisioni appartiene al popolo soprattutto su progetti che modificherebbero radicalmente il territorio nel quale vive e lavora, non ad un sindaco qualsiasi.

 

 

                                                                                        Il segretario                                                                                                              

                                                                                     Valter Clemente.

 

Ritratto di valter clemente

c'erano tutti i big della lega alla conferenza stampa per chiarire la posizione del partito sulla diga in valle sessera.

NE SI NE NO

ECCEZZIONALI QUESTI LEGHISTI CHE AMANO IL PROPRIO TERRITORIO E SONO PADRONI UN CASA LORO.

NON SANNO NEANCHE ASSUMERSI UNA RESPONSABILITA'.

BUTTIAMOLI IN UNA DISCARICA

Ritratto di valter clemente

 

REGIONE PIEMONTE                                                                 PROVINCIA DI BIELLA

COMUNE  DI  VALLE MOSSO

-----------------Via Roma n. 40 C.A.P. 13825 Valle Mosso – P. IVA  00382950020--------------

-------------------Telefono 015/702500 Telefax  015/703812---------------------

 

                                                Valle Mosso, 22 novembre 2010

Prot. n. 

Alla c.a.

Assessore Regionale all’Ambiente

Roberto Ravello

Via ………………….

…………… TORINO                                                                

                                                                                             

Egregio Assessore,

            ho avuto notizia nei giorni scorsi della richiesta, rivolta ad alcuni Comuni del nostro territorio, di designare un rappresentante tecnico per la costituzione di un gruppo li lavoro cui affidare il compito di redigere uno Schema di Protocollo di intesa sull’ipotesi di realizzazione di un nuovo invaso sul Torrente Sessera, in relazione al Piano regionale di tutela delle acque (PTA). Sono sorpreso dell’iniziativa dell’Assessorato e vorrei segnalarLe brevemente le motivazioni.

La prima è certamente di metodo, agli attori da coinvolgere in una ipotesi di progetto di questa portata, riteniamo debbano essere tutti i Comuni bagnati dal Torrente Sessera e non solo quelli eventualmente coinvolti catastalmente. Tutta l’area dell’Alta Valsessera, da secoli isola amministrativa di molti comuni destinata ad ospitare gli alpigiani con le loro mandrie, ha obbiettivi e progettualità omogenee, che non possono essere separate da confini comunali, così come  avviene per la Valsessera e  la bassa Valsesia. La richiesta che Le rivolgo è quindi di coinvolgere su questi temi i Comuni di:

per l’Alta Valsessera: Bioglio, Valle Mosso, Callabiana, Camandona, Vallanzengo, Trivero, Mosso, Veglio, Tavigliano

per la Valsessera: Crevacuore, Pray, Coggiola, Guardabosone, Portula

per la bassa Valsesia: Serravalle, Borgosesia

La seconda motivazione è invece di merito, so che la Regione ha predisposto nel 2009 un nuovo Piano di tutela delle acque da cui emergerebbe un grave deficit del bilancio idrico, ma di questa questione di merito nulla alle nostre comunità è stato presentato e non ci può certo bastare l’accesso al Sito Internet per saperne di più. Le nostre comunità montane, hanno valutato con uno studio approfondito nel 2004 le loro posizioni rispetto al Piano di tutela e all’ipotesi di progetto di un nuovo invaso in alta Valsessera, concludendo che non esistevano elementi oggettivi convincenti per proporre un invaso costosissimo che aveva come ultimo obbiettivo una mega centrale idroelettrica e non la soluzione del deficit idrico. Noi continuiamo ad essere su quelle convincenti posizioni perché nulla di nuovo ci è stato presentato e abbiamo potuto valutare. Non si può iniziare una qualsivoglia discussione sull’invaso se prima le comunità locali non conoscono a fondo e poi condividono il nuovo Piano di Tutela delle Acque.

Se c’è un aspetto che trovo grave in questa vicenda, e lo dico da Amministratore Pubblico, è che un Consorzio riceva un finanziamento a fondo perduto dallo Stato di 4 milioni di euro, per predisporre un progetto prima ancora che si decida se deve essere realizzato.  4 milioni di euro sono più della cifra che tutti i comuni della di Valle Mosso, hanno ottenuto dal CIPE e dalla Regione negli ultimi 10 anni per la sistemazione idraulica del torrente Strona, problema che mette in discussione in modo decisivo la possibilità di uno sviluppo industriale futuro della nostra valle, una valle in cui operano i lanifici che producono le stoffe più eccellenti del mondo, che hanno garantito e continuano a garantire occupazione a molte famiglie che risiedono in tutto il biellese e che con le loro esportazioni da duecento anni contribuiscono ad aumentare il PIL del paese Italia e ad affermare il Made in Italy.

Ovviamente so bene che Lei non ha alcuna responsabilità in queste vicende, ma mi premeva di segnalarLe queste mie perplessità; siamo in un momento decisivo per progettare un nuovo futuro nel biellese orientale e vogliamo essere i principali protagonisti, come siamo da sempre stati, delle scelte strategiche che coinvolgono il nostro futuro e la nostra montagna, quella montagna che deve tornare nei prossimi decenni a rappresentare una opportunità di sviluppo economico della valle dello Strona e della Valsessera, considerato che si sta storicamente concludendo il ruolo economicamente preponderante fin qui svolto di villaggi-fabbrica.

Concludo invitandola in Valle di Mosso, i cui comuni sono proprietari dal medioevo delle aree amministrative dell’Alta Valsessera, per farci conoscere in modo approfondito gli studi che stanno alla base del nuovo Piano di Tutela delle Acque, Valle Mosso se lo ritiene sarà ben lieto di ospitarLa nel migliore dei modi.

Con l’occasione Le  porgo, a nome di tutta l’Amministrazione Comunale, un saluto cordiale e un augurio di buon lavoro.

 

IL SINDACO  

Giuseppe Tallia

 

 

Ritratto di valter clemente

Tornano all'attacco i fan del Consorzio bonifica della Baraggia, nel proporre o nel propagandare la diga in Vallesessera. Schirato sindaco di Portula con le sue tesi di sviluppo occupazionale a cui si aggiunge l'assessore provinciale Dellarovere che vanta chissà quali benefici per l'agricoltura.

Di Schirato abbiamo già detto,  dell'altro basta dire che al suo paese è soprannominato Attila.

una cosa però è certa, bisogna alzare le difese perchè stanno attaccando.