1° maggio a Graglia, nessuna cittadinanza al fascismo!
A Graglia il 1° maggio, come già denunciato pubblicamente l’estate scorsa, si svolge un raduno nazi-fascista di diverse sigle di quell’area, con la scusa di commemorare i caduti della RSI. Come visibile sui video messi in internet, questi gruppi non si fanno problemi con il tacito assenso delle forze dell’ordine, nello sfilare per il cimitero comunale con i volti coperti dai passamontagna, facendo saluti romani e condendo il tutto con tristi slogan nazisti.
Questo atto infanga l’eroica azione che svolsero i partigiani nel nostro territorio, a partire dalla VII Brigata Garibaldi che operava proprio nella Valle Elvo e la medaglia d’oro alla Resistenza che onora la Città di Biella.
Questa manifestazione fascista, si collega alla campagna revisionista che il Governo sta portando avanti attraverso la proposta di legge 1360, che vorrebbe equiparare chi è morto per difendere una dittatura con chi invece è morto per combatterla.
Questi atti sono contro la Costituzione repubblicana antifascista, nata dalla Resistenza partigiana.
Questo clima di revisionismo storico fa il paio con la crescita esponenziale degli episodi di violenza xenofoba e razzista di chiara matrice politica. Anche a Biella come in molte altre città i fascisti, stanno tornando a rialzare la testa e le aggressioni squadriste sono all’ordine del giorno.
Ciò accade con la complicità o il silenzio di istituzioni e organi di sicurezza, che ad oggi vede ancora impuniti i responsabili per gli omicidi avvenuti negli ultimi anni di Davide “Dax” Cesare a Milano, Renato Biagetti a Roma, Nicola Tommassoli a Verona e di molti.
Il nostro impegno è per impedire questa lugubre sfilata di neo-nazisti; lo faremo mettendo in campo tutte le nostre energie, chiedendo alle istituzioni e agli organi preposti di vietare quella sfilata, lo faremo perché siamo convinti che un paese senza memoria è un paese senza futuro.
Le strade sono di chi ama. Antifascisti/e sempre!
Giovani Comunisti/e Biella
PRC_Sinistra Europea Federazione di Biella
l'appello è stato sottoscritto anche dal Laboratorio sociale "la Città di Sotto" e dal collettivo "stella rossa".
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Commenti
roberto (non verificato)
Ven, 01/05/2009 - 21:25
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articolo da "Liberazione"
Luca (non verificato)
Sab, 02/05/2009 - 09:10
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COMUNICATO STAMPA Questa