Il ruolo del sindacato e l'arroganza dei padroni di Confindustria.

 


 

Finito lo sconcertante, macabro e drammatico balletto Alitalia, le cui conseguenze, oltre che sui dipendenti, graveranno sulle spalle dei cittadini italiani e,come sempre, mai su quelle di chi per anni con la compagnia di bandiera ci ha mangiato lucrando e usurpando, i supermanager e i vari ministri che si sono succeduti incapaci di gestire un bene che era di tutti e che invece diventerà fonte di introito per la compagnia aerea straniera che ne diventerà proprietaria e dei “patriottici” salvatori a cui fa capo la C.A.I..

Se non altro abbiamo potuto apprezzare il timido primo tentativo della CGIL di tornare a farsi sentire sinistra o almeno dalla parte dei lavoratori, cosa che difficilmente riusciranno a spiegare ai loro iscritti CISL e UIL alla luce anche della tanto auspicata, ed è notizia di oggi, rottura da parte di CGIL sul “nuovo” tipo di contrattazione che propone Confindustria.

Finalmente una vittoria della parte più di sinistra di CGIL, Fiom in testa. Finalmente sinistra! Sinistra viva! Grazie a Gianni, Nicola e Giorgio e a tutti i compagni che con la loro determinazione hanno ottenuto questo.

Adesso che le proposte di Confindustria fossero l’ennesimo tentativo di distruggere ciò che resta  del CCNL con l’approvazione del Governo e l’incapacità del PD di schierarsi contro avendo arruolato nelle proprie file “padroni” vari che alla sinistra, alla CGIL e al sindacato in generale hanno fatto guerra per anni erano lampanti, basta andare a vedere i dati sulle contrattazioni di secondo livello per capire come tutto l’impianto non stia in piedi, anzi sta in piedi, ma solo per la Marcegaglia, Bombassei e ai loro “amici” seduti in parlamento. Nonostante tutto Confindustria non digerisce e minaccia di continuare senza la CGIL, che resta sempre il più grande sindacato italiano.

(e lo sciopero generale con tanto di manifestazione per l’articolo diciotto dovrebbe essere ancora ben vivo nei ricordi di lor signori)

Per riuscire ad ottenere un contratto di secondo livello decente oltre ad un consiglio di fabbrica di quelli tosti (ed oggi se ne trovano pochi nonostante la buona volontà dei delegati) ci vuole un’azienda solida, dove ci sia lavoro e che le proteste organizzate abbiano un senso, sfido chiunque ad indicarmi una azienda biellese dove oggi sia possibile una contrattazione di secondo livello, quindi impoverendo il contratto nazionale tutto andrebbe a catafascio, dalla retribuzione ai diritti, all’organizzazione sindacale stessa.

Il ravvedimento di Cisl e Uil potrebbe portare finalmente ad una nuova stagione di lotte a sostegno dei redditi che, visto anche il fallimento del capitalismo facile, sarebbe auspicabile per riuscire a sollevare davvero l’economia di questa nostra Italia che secondo le stime degli istituti addetti crescerà nel 2009 praticamente zero.

Adesso non credo che ci voglia un genio per capire che togliere i soldi dalle tasche della gente frena l’economia (ma questa è la brillante strategia della BCE con la scusa del controllo dell’inflazione e il conseguente aumento spropositato dei mutui casa), dopotutto se non arrivo a fine mese mica vado a cena fuori o a comprarmi un paio di jeans di Armani (tanto per citarne uno) e sto molto attento a come spendo al supermercato.

La situazione poi è destinata a peggiorare ulteriormente perché nessuno crede più che ci siano sbocchi per rovesciare questo disastro che pochi illusi hanno creato, oltretutto strapagati, quegli stessi che adesso si precipitano a sostenere il piano Paulson e il Presidente Bush nel vano, e non è mio il parere ma degli esperti, inutile tentativo di salvare il salvabile, mentre i primi crack finanziari colpiscono anche le banche europee.

Il nostro governo ci rassicura “da noi nessun problema” d’altronde è troppo preso dalla lotta contro gli immigrati clandestini o meno, nonostante la legge che regola l’immigrazione nel nostro paese sia chiamata Bossi-Fini (una catastrofe che non è servita a nulla) e a scovare le prostitute e i loro clienti, mica i papponi che se ne approfittano, Parma sembra diventata il Sud Africa ai tempi dell’apartheid, dove ti basta essere nero per prendere manganellate da chi, invece, dovrebbe limitarsi a dirigere il traffico o a scoprire eventuali abusi edilizi, invece dai di manganello e guarda caso ad un innocente di colore e tutto questo dopo la famosa foto della ragazza (anche lei di colore) mezza nuda nella cella sempre della polizia municipale.

Zelanti i ragazzi non trovate!

Questo ci da l’ennesima possibilità di ripetere a squarciagola ciò che da anni ribadiamo, la globalizzazione è una idiozia irrealizzabile, che esiste un altro mondo possibile, è facile mettere un pugno di riso nel piatto di chi non ha mai avuto nulla, difficile svuotare il piatto a quelli che il riso lo mangiavano 3 volte al giorno, si arrabbiano e di brutto! Perdono il senso della ragione e diventano violenti e cattivi.

Cosi dovremmo risvegliare tutti il nostro vero spirito sociale, ritornare ad affermare e pretendere i nostri diritti di cittadini, di uomini e donne, gay e lesbiche, operai dell’industria privata e dipendenti del pubblico impiego, nonostante Brunetta e Tremonti, nonostante la Gelmini e nonostante ci abbiamo messo la Carfagna alle pari opportunità, anche l’Equador ha varato una carta costituzionale che garantisce diritti alle coppie di fatto anche Omo e noi, Italia, che disperatamente stiamo cercando di mettercela tutta per arrivare ultimi. Nonostante tutto, nonostante tutti.

La manifestazione dell’11 Ottobre dovrebbe essere lo specchio di questi nostri bisogni, la richiesta di una politica vera, fatta per i cittadini e con i cittadini non l’ennesimo “faccio per me che tanto va bene uguale”

Scuotendo profondamente questo paese che ormai è diventato anche nella sua coscienza razzista e fascista!

Praticamente la rivendicazione di ciò che da comunisti abbiamo sempre sostenuto.

Noi non abbiamo mai smesso di lottare, magari, adesso sarà tutto più facile!

Spero!!!

 

Adriano Guala

Segreteria Provinciale PRC e Responsabile Diritti

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