Razzisti! Il governo discrimina i bambini stranieri nelle scuole.

di Piero Sansonetti da www.liberazione.it

I 256 deputati del centrodestra che hanno votato la mozione con la quale si prevede l'istituzione di apposite classi ghetto - alla scuola elementare - per i bambini stranieri, credo che siano colpevoli di uno dei reati previsti dalla legge Mancino. Conoscete la legge-Mancino? E' una legge che fu messa a punto una decina di anni fa, e che modificava la precedente legge-Scelba. La legge-Scelba (varata nei primi anni '50 e mai applicata) puniva il reato di apologia di fascismo; la legge-Mancino (anch'essa mai applicata) amplia il reato - e amplia l'idea di fascismo - punendo anche il razzismo e l'istigazione al razzismo. All'articolo 1, comma A, recita così: «E' punito con la reclusione sino a tre anni chi...incita a commettere atti di discriminazione per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi».
Si può cavillare finché si vuole con le leggi e con le parole, ma la lingua italiana è abbastanza semplice. Votare una mozione parlamentare che invita (dunque «incita») a istituire classi per soli alunni stranieri, non può che essere considerato un atto discriminatorio («discriminare» vuol dire dividere) attuato «per motivi razziali o nazionali». Dunque il reato c'è. Non so se è punibile, perché forse i parlamentari possono invocare la loro impuniblità nell'esercizio delle proprie funzioni. Ma noi siamo gente che non ci tiene molto alle punizioni (e oltretutto siamo contro la persecuzione dei reati d'opinione, qualunque essi siano); ci teniamo ai principi. E il principio affermato nella legge-Mancino è violato dalla mozione approvata alla Camera. Se l'idea delle classi differenziali andrà avanti farà assomigliare l'Italia al Sudafrica di quindici anni fa, quando c'era l' apartheid. In Sudafrica perseguitavano soprattutto gli attivisti neri, i sindacalisti. Qui in Italia se la prendono coi bambini (hanno fatto così anche per i rom).