QUALI ALLEANZE SU QUALI BASI

Ci stiamo avvicinando alle elezioni amministrative in diversi comuni italiani e sono nell’aria le elezioni politiche.

Da più parti viene invocata l’unità della sinistra per contrastare questa destra fascista e xenofoba.

Ma come si fa a costruire unità a sinistra se il partito maggiormente rappresentativo, nei suoi uomini di punta o nei suoi candidati non perde minuto per mettere in discussioni principi ed ideali che dovrebbero contraddistinguere la nostra e loro azione politica?

   Fassino, che vorrebbe essere il candidato sindaco di Torino, difende , a spada tratta, l’accordo siglato da sindacati compiacenti con la Fiat. perché quando sostiene  che se fosse un operaio lo voterebbe, non insinua nessuno spirito critico, approva e basta.

Come fa a non vedere che la Fiat si è rifatta ad un accordo già firmato da Mussolini nel 1925, come fa a dire :” fossi un operaio”, quando è lontano anni luce dall’esserlo. Come non fa a capire che la Fiat è l’ariete di un nuovo o vecchio capitalismo che vuole l’operaio schiavo.

E’ come dire ai popoli africani dell’800 fossi in voi sarei contento di salire su  una nave per andare in America a fare lo schiavo.

 Non sarebbe stato meglio dire che agli operai spetta l’ultima parola su quell’accordo e che la politica doveva valutarne la costituzionalità?

Poi abbiamo un sindaco che già appoggiamo Tallia a Vallemosso e uno che vorrebbe ricandidarsi, Biasetti a Trivero che sul federalismo fiscale parlano a sproposito facendo gongolare il leghista Corradino. Anche qui, come non si fa a non  capire che la Lega Nord è il braccio armato del fascismo che ha invaso l’Italia  e del capitalismo più bieco?

Come si fa a condividere, così dice Tallia, la legge su cui il governo sta lavorando e affermare subito dopo che però non la si conosce? Biasetti parla di un sud anche al nord, di tasse pagate e mai ritornate, ma questo cosa c’entra con il federalismo fiscale. Si conosce la pericolosità e l’ideologia sulla quale poggia questa riforma che la Lega Nord persegue?

La Lega Nord parte da un progetto di ricusazione dello stato, da un progetto di secessione basato su motivazioni razzistiche e di supremazia economica.

La sciagurata riforma del Titolo quinto della Costituzione, voluta dal PD, è l’arma con il quale si tenta di far scomparire lo stato e con esso i principi di solidarietà, di eguaglianza e di appartenenza a un unico popolo.

Quando questi personaggi, Tremonti in testa parlano di federalismo fiscale, intendono proprio la secessione dello stato, quando parlano di Padania, si inventano un nuovo stato.

Si parte dal  Titolo quinto estrapolandolo dal resto della costituzione, quando si inseriscono le tesi del federalismo si fa solo esplicito riferimento al nuovo articolo 114 che nell’ordine della organizzazione della nazione mette lo stato in ultimo senza contestualizzarlo con   l’articolo cinque della costituzione che dice che la Repubblica è una e indivisibile, proseguendo poi con il nuovo articolo 117 in materia di competenze fiscali.

Se da una parte è giusta una riforma fiscale che dia agli enti locali la possibilità di governare le materie di propria competenza, non possiamo permetterci analogismo o paragoni con quanto sostiene la Lega Nord. Si possono ridiscutere alcune competenze regionali ma non si possono mettere in competizione le regioni tra loro soprattutto su competenze che devono essere nazionali, come la sanità, l’istruzione, la difesa, l’ordine pubblico.

Si potrebbe continuare, sicuramente ci vogliono degli approfondimenti, ma partendo da un giudizio che deve essere unico, se si intende costruire alleanze valide che partano da un programma condiviso, non si possono fare sconti a questo governo ne alla Lega Nord, perseguono una politica fascista e razzista che nulla ha a che fare con le tradizioni operaie e comuniste.

L’ accoglienza e la solidarietà sono principi irrinunciabili, la difesa della Costituzione e della Repubblica nata dalla resistenza sono elementi indiscutibili.

Perciò se Biasetti o altri che vogliono candidarsi a governare e per farlo intendono avvalersi della alleanza con i comunisti con ciò devono rapportarsi .