Appello locale per il 20 ottobre. Chiediamo una democrazia solidale e una diversa e migliore qualità della vita.
Siamo lavoratrici e lavoratori, pensionate/i, giovani precarie/i, studentesse/i biellesi che muovendo da esperienze diverse aderiamo all’appello nazionale “lanciato” da Carta, il manifesto e Liberazione. Aderiamo all’invito alla mobilitazione del 20 ottobre a Roma convinte/i che questo non sia un atto ostile verso la coalizione, ma al contrario uno strumento per favorire il confronto critico e stimolare una svolta nella politica del Governo. Intendiamo favorire la trasformazione in legge delle aspettative di molte/i cittadine/i che chiedono una democrazia solidale e una diversa, e migliore, qualità della vita. Sottoscriviamo pertanto l’appello nazionale di agosto, qui di seguito riportato, impegnandoci per la buona riuscita della manifestazione del 20 ottobre a Roma!
Abate Marco, operaio; Albeltaro Marco, ricercatore; Anchisi Camillo, pensionato; Anchisi Givanni, artista; Andreotti Sauro, pensionato; Baravalle Gabriel, impiegato; Barbero Mariella, Arci Biella; Bellomo Lucetta, operatrice sociale; Braga Giuliano, operaio; Buzzo Silvia, pensionata; Canova Barbara, precaria; Cassisa Marco, impiegato; Castellani Carlo, operatore sociale; Ceffa Alessandro, impiegato; Clemente Valter, operaio; Crestati Walter, pensionato; D’Andrea Piero, artigiano; De Chirico Mariangela, impiegata; Dellarole Carlo; Fappani Alberto, pensionato; Fappani Aldo, pensionato; Frediani Barbara, insegnante; Garavoglia Anna, insegnante; Giacone Luca, studente universitario; Guala Adriano, operaio; Ingala Stefano, insegnante; Lanza Guido, impiegato; Menegon Francesca; Nuccio Renato, pensionato; Pietrobon Roberto, insegnante; Sacchi Teo, precario; Sansoé Marco, insegnate; Seggiaro Michele, insegnante; Senigaglia Adriana, pensionata; Spanò “Pina” Adriana, operatrice scolastica; Rossi Andrea, impiegato; Rovere “Tusci” Renato, pensionato; Venturu Giuseppe, insegnate universitario; Ungano “Simonetta” Anna, pensionata; Zola Alberto, insegnante; Zucca Mario, pensionato.
Inviate le adesione a rossoliviero@aliceposta.it, ciro1102@libero.it, rifondazione@prcbiella.191.itL'attuale governo non ha ancora dato risposte ai problemi fondamentali che abbiamo di fronte, per i quali la maggioranza degli italiani ha condannato Berlusconi votando per il centrosinistra. Serve una svolta, un'iniziativa di sinistra che rilanci la partecipazione popolare e conquisti i punti più avanzati del programma dell'Unione, per evitare che si apra un solco tra la rappresentanza politica, il governo Prodi e chi lo ha eletto. Occorre fare della lotta alla precarietà e per una cittadinanza piena di tutte e di tutti la nostra bussola. Noi vediamo sette grandi questioni.
Quella del lavoro: cioè della sua dignità e sicurezza, con salari e pensioni più giusti cancellando davvero lo scalone di Maroni e lo sfruttamento delle forme «atipiche», e con la salvaguardia del contratto nazionale come primario patto di solidarietà tra le lavoratrici e i lavoratori.
Quello sociale: cioè il riequilibrio della ricchezza e la conquista del diritto al reddito e all'abitare. Quello dei diritti civili e della laicità dello stato: fine delle discriminazioni contro gay, lesbiche e trans, leggi sulle unioni civili, misure che intacchino il potere del patriarcato. Vogliamo anche che siano cancellate le leggi contro la libertà, come quella sul carcere per gli spinelli. Quindi, la cittadinanza: pienezza di diritti per i migranti, rapida approvazione della legge di superamento della Bossi-Fini, chiusura dei Cpt.
La pace: taglio delle spese militari, non vogliamo la base a Vicenza, vogliamo vedere una via d'uscita dall'Afghanistan, vogliamo che l'Italia si opponga allo scudo stellare.
L'ambiente: ha tanti risvolti, dalla pubblicizzazione dell'acqua alla definizione di nuove basi dello sviluppo, fondate sulla tutela e il rispetto per l'habitat, il territorio e le comuniutà locali. Per questo ipotesi quali la Tav in Val di Susa vanno affrontate con questo paradigma.
La legalità democratica: lotta alla mafia e alle sue connessioni con la politica e l'economica.
Nessuna di queste richieste è irrealistica o resa impossibile da vincoli esterni alla volontà della maggioranza. Il fallimento delle politiche di guerra dell'amministrazione Bush si sta consumando anche negli Stati uniti, i vincoli di Maastricht e della banca centrale europea sono contestati da importanti paesi europei, l'andamento dei bilanci pubblici permette delle scelte sociali più coraggiose. Ma siamo consapevoli che per affrontare tutto questo occorre che la politica debba essere politica di donne e di uomini - non solo questione maschile - e torni a essere partecipazione, protagonismo, iniziativa collettiva.
Per questo proponiamo di ritrovarci a Roma il prossimo 20 ottobre per una grande manifestazione nazionale: forze politiche e sociali, movimenti, associazioni, singoli. Chiunque si riconosca nell'urgenza di partecipare, per ricostruire un protagonismo della sinistra e ridare fiducia alla parte finora più sacrificata del paese.
Gianfranco Bettin, Lisa Clark, Tonio Dell'Olio, Antonio Ferrentino, Luciano Gallino, Pietro Ingrao, Aurelio Mancuso, Lea Melandri, Bianca Pomeranzi, Gabriele Polo, Rossana Praitano, Rossana Rossanda, Marco Revelli, Piero Sansonetti, Pierluigi Sullo, Aldo Tortorella, Nicola Tranfaglia.
Carta, il manifesto, Liberazione, 3/8/07
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