Approvata a Biella la mozione di RC sui "rifiuti zero"
Mozione per una più moderna e
razionale gestione integrata dei rifiuti
Visto
il sesto programma d'azione a favore dell'ambiente della Commissione Europea;
Vista
la comunicazione della commissione al Consiglio, al Parlamento Europeo, al Comitato
Economico e Sociale Europeo e al Comitato delle Regioni che ha come oggetto
"Portare avanti l'utilizzo sostenibile delle risorse: una strategia
tematica sulla prevenzione e il riciclaggio dei rifiuti" COM(2005) 666
definitivo;
Vista
- la direttiva 91/156/CEE del Consiglio del 18 marzo 1991, che modifica la direttiva
75/442/CEE relativa ai rifiuti,
- la direttiva 91/689/CEE del Consiglio del 12 dicembre 1991, relativa ai rifiuti pericolosi,
- la direttiva 94/62/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del20 dicembre 1994, sugli imballaggi e i rifiuti da imballaggio,
- la direttiva 2006/12/EC del Parlamento Europeo e del Consiglio del 5 aprile 2006 sui rifiuti;
Alla luce della discussione al Parlamento Europeo della Nuova direttiva quadro sui rifiuti approvata in prima lettura lo scorso febbraio 2007;
tenuto conto
del nuovo decreto D.Lgs. n. 152 del 3 aprile 2006 (Norme in materia ambientale
e successive integrazioni e modificazioni) e dei nuovi indirizzi della Regione
Piemonte, in particolare della:
- D.G.R. n. 19-5209 del 5 febbraio 2007 Linee programmatiche per la gestione dei rifiuti urbani.
- D.G.R. n. 20-6110 del 11 giugno
2007 Approvazione della bozza di protocollo di intesa tra
- D.G.R. n. 61-6925 del 17
settembre 2007 Legge regionale 21 aprile 2006, n. 14, articolo 5 "Tributo
speciale per il deposito in discarica dei rifiuti, determinazione dei nuovi
importi". Procedure per la verifica delle caratteristiche dei rifiuti
urbani sottoposti a trattamento come definiti dal programma regionale sui
rifiuti biodegradabili.
Il Consiglio comunale di Biella, in spirito di collaborazione con gli organi di governo locale (Consorzio, Provincia e ATO), ciascuno per la sua parte di competenza, Impegna l’Amministrazione comunale per concentrare i propri sforzi su una politica territoriale che:
- sia volta ad attuare tutti gli sforzi possibili per progettare e condurre azioni concrete di riduzione dei rifiuti alla fonte, dal compostaggio domestico a quello comunitario, dalla promozione dell'acqua pubblica alla dematerializzazione negli uffici partendo da quelli pubblici, dal definire accordi con la distribuzione piccola e grande per offrire la possibilità ai consumatori di poter scegliere anche prodotti a ridotto imballo (detersivi alla spina, latte alla spina, alimentari secchi alla spina, confezioni cauzionate a rendere, ecc.) a promuovere forme di riuso; con l'obiettivo concreto di portare la produzione complessiva di rifiuti pro capite (come media di bacino) al di sotto dei 400 kg/ab all'anno;
- promuova la raccolta differenziata per tutte quelle frazioni recuperabili, compresi gli scarti organici di cucina, laddove non si possa promuovere efficacemente l'autosmaltimento attraverso il compostaggio individuale, e garantisca un reale recupero di materia anche attraverso la creazione di posti di lavoro, come dimostrano vicine esperienze di successo (Novara, Asti, Consorzio COVAR14 e Consorzio Chierese);
- garantisca una forma di collaborazione tra i territori così da assicurare la miglior gestione economica degli impianti esistenti, anche prevedendo nuove specializzazioni, qualora queste risultino più efficaci, in un'ottica di sussidiarietà tra territori e di uno smaltimento finale senza la creazione di nuovi forni inceneritori;
- basi i propri bilanci economici su un'ottica di efficacia ed efficienza, ma soprattutto di trasparenza verso i cittadini, cosicché essi possano verificare direttamente il risultato dei propri impegni e sforzi. La politica territoriale dovrà garantire che il materiale della raccolta differenziata vada ad effettivo recupero (generando anche benefici economici) e che la quantità da avviare allo smaltimento finale diminuisca in modo effettivo;
Alla luce di queste considerazioni il Consiglio comunale di Biella sollecita una più dinamica azione da parte dell'Amministrazione provinciale sia nel caso di prosecuzione dei compiti istituzionali dell’ ATO (Cosrab) sia, a maggior ragione, in caso di loro conferimento alla Provincia o ad altro ente strumentale.
A livello cittadino
il Consiglio comunale impegna il Sindaco e
- a stabilire obiettivi precisi, scanditi nel tempo, per la riduzione dei rifiuti complessivamente prodotti (coinvolgendo nei programmi le varie categorie del commercio) e per la parte differenziata;
- ad agire presso il Consorzio perché si attivino tutte le convenzioni con il CONAI per la valorizzazione dei vari materiali recuperati con la raccolta differenziata.
I consiglieri comunali
del Gruppo del PRC-Sinistra europea
alla Città di Biella
barbara frediani
roberto pietrobon
Biella 15.01.’08
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