LEGA LA LEGA
Mentre loro giocano con l'ampolla, gli operai perdono lavoro e futuro |
mercoledì 08 settembre 2010 | ||
di Matteo Gaddi* e Fabio Panero**
Il prossimo 10 settembre, sulle montagne del cuneese, la Lega Nord metterà in scena il solito rito dell'ampolla, inventato qualche anno fa, dal quale partirà per la traversata fino a Venezia. Ma a manifestare ci sarà anche Rifondazione Comunista che, come lo scorso anno, "accoglierà" i leghisti smascherando il vero volto della Lega. La Lega Nord è un partito razzista che sostiene un governo di inquisiti e mafiosi e non fa niente per difendere i lavoratori. Il Governo Berlusconi conta un elevato numero di "personale politico" inquisito. Tra appalti truccati, ricostituzione di società segrete (P3), tangenti, affiliazioni ad organizzazioni mafiose, elusioni ed evasioni fiscali ci troviamo in una situazione di fronte alla quale persino il sistema di Tangentopoli finirebbe per impallidire. Non si tratta di casi isolati, di singole "mele marce"; al contrario si tratta di una corruzione di sistema, elevata dal Governo Berlusconi a vera e propria pratica politica. Dalla ricostruzione post terremoto de L'Aquila agli appalti sull'eolico, dalla Protezione Civile alle principali Opere Pubbliche (meglio se grandi): non c'è niente che sfugga a questo vero e proprio sistema criminale di corruzione. E la Lega, paladina (a parole) della legalità e della moralità che fa ? Semplice: mostra grande attivismo nel difendere gli interessi di ministri e parlamentari inquisiti e al contrario non muove un dito per cercare di risolvere le crisi industriali più pesanti che stanno cancellando nel Nord migliaia di posti di lavoro. Di fronte alle aziende che delocalizzano all'estero per speculare sul costo del lavoro (Fiat in Serbia, Bialetti in Cina, il tessile in Romania ecc..), i vari Cota, Zaia, Bossi padre e figlio non fanno altro che urlare contro presunti nemici (di volta in volta i cinesi, i russi, gli immigrati, i rom) ma non adottano quei provvedimenti che consentirebbero di mantenere sul territorio imprese e posti di lavoro. La Lega assiste alla chiusura di fabbriche, alla messa in cassa integrazione e al licenziamento di migliaia di lavoratori senza muovere un dito. Basterebbe che approvassero la proposta di legge presentata da Rifondazione Comunista - Federazione della Sinistra in tutte le Regioni del Nord per frenare il fenomeno delle delocalizzazioni industriali. La nostra proposta si basa su un principio semplicissimo: per le aziende che delocalizzano all'estero scatta l'obbligo di restituire i contributi pubblici di cui hanno fruito negli ultimi dieci anni. Lo stesso dicasi della tanto sbandierata legge a tutela del Made in Italy, già bocciata a livello europeo e che, per come è stata scritta, non tutelerà nè il lavoro, nè la qualità dei prodotti. Anche sul federalismo la Lega Nord parla una lingua smentita dai fatti. Il Governo Berlusconi-Bossi, infatti, continua a comprimere le competenze delle autonomie locali imponendo, dal livello centrale, la privatizzazione dei servizi pubblici, grandi opere, centrali nucleari ecc. Le valli cuneesi, così come molti altri territori del Nord, hanno alle spalle una storia di grande autonomia rispetto ai poteri statali e religiosi, hanno combattuto, 60 anni fa, contro il fascismo e il nazismo e per l'autodeterminazione dei popoli. Le valli e la montagna non hanno inventato le frontiere e i confini. Ad esempio, la lingua occitana si parla nelle vallate italiane come nelle vallate francesi. Sopra Pian del Re si trova il Buco del Viso che ci parla della comunicazione, del dialogo tra i popoli. Le divisioni non le abbiamo create ma le abbiamo subite quando insensati nazionalismi hanno portato la guerra e costretto i giovani ad uccidere e ad essere uccisi. La cultura e la tradizione delle valli cuneesi rifiutano il razzismo: è stata la lotta partigiana che ha segnato l'impegno di queste valli per costruire una terra libera per uomini e donne liberi, una società basata sulla giustizia sociale, sulla libertà, dove l'autodeterminazione dei popoli e la valorizzazione delle culture e delle lingue locali non significano odio e nazionalismo ma uno strumento di liberazione delle classi subalterne. La Lega Nord si combatte sul territorio, non a parole: come l'anno scorso invitiamo, quindi, gli uomini e le donne che credono in questi valori a partecipare venerdì 10 settembre, dalle ore 15 alle ore 19 al presidio che si terrà a Paesana, piazza Vittorio Veneto.
*Responsabile Nord di Rifondazione Comunista **segretario provinciale di Cuneo di Rifondazione Comunista |
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Commenti
MarcoAlbeltaro
Gio, 09/09/2010 - 11:53
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COMUNICATO STAMPA
COMUNICATO STAMPA
PRESIDIO DI PAESANA: PAOLO FERRERO CONFERMA LA PRESENZA E DICHIARA CHE FARA' UN COMIZIO IN ITALIANO, PIEMONTESE ED OCCITANO.
Paolo Ferrero Segretario Nazionale del PRC-Federazione della Sinistra conferma che alla e16 parteciperà al presidio antirazzista di Paesana previsto per venerdì 10 settembre in concomitanza con quello della Lega Nord.
"Mentre loro giocano con l'ampolla-dichiara Ferrero-gli operai perdono lavoro e futuro".
"Farò un comizio in italiano, piemontese e occitano, per dire che anche noi Comunisti siamo legati al territorio e difesa del territorio significa in primis difendere i posti di lavoro"
Infatti di fronte alle aziende che de localizzano all’estero per speculare sul costo del lavoro (Fiat in Serbia, in primis ma l'elenco in provincia di Cuneo è ormai sempre più cospicuo), i vari Cota, Zaia, Bossi padre e figlio non fanno altro che urlare contro presunti nemici (di volta in volta i cinesi, i russi, gli immigrati, i rom…) ma non adottano quei provvedimenti che consentirebbero di mantenere sul territorio imprese e posti di lavoro.
La Lega assiste alla chiusura di fabbriche-conclude Ferrero- alla messa in cassa integrazione e al licenziamento di migliaia di lavoratori senza muovere un dito.
Basterebbe che approvassero la proposta di legge presentata da Rifondazione Comunista – Federazione della Sinistra in tutte le Regioni del Nord per frenare il fenomeno delle delocalizzazioni industriali. La nostra proposta si basa su un principio semplicissimo: per le aziende che de localizzano all’estero scatta l’obbligo di restituire i contributi pubblici di cui hanno fruito negli ultimi dieci anni".
Anche sul federalismo la Lega Nord parla una lingua smentita dai fatti.
Il Governo Berlusconi Bossi, infatti, continua a comprimere le competenze delle autonomie locali imponendo, dal livello centrale, la privatizzazione dei servizi pubblici, l'acqua in primis, cenrali nucleari e grandi opere.
L'appuntamento è dunque per
VENERDI’ 10 settembre, dalle ore 15 alle ore 19
al presidio che si terrà a Paesana, piazza Vittorio Veneto (di fronte alla Pro-Loco)
anonimo (non verificato)
Sab, 25/09/2010 - 17:54
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pare che Rey abbia dato un
pare che Rey abbia dato un calcio al suo collega di partito Desirò, si dice volesse colpirlo alle balle e invece gli ha danneggiato un ginocchio.
non si stenta a crederlo, con le gambette che si ritrova e la budria che ha il massimo del sollevamento di gamba è quello, anzi pare si sia fatto uno strappo per lo sforzo.