Intervista a una delle nostre candidate alla Camera, Eleonora Celano

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Una ricercatrice contro la precarietà

Parla Eleonora Celano, candidata per la Sinistra Arcobaleno
Ventisei anni, una laurea da 110 e lode in Economia della cultura allo Iulm e ora un posto (precario) da ricercatrice universitaria nello stesso ateneo, sognando un dottorato. Eleonora Celano, cossatese, ex attivista dei Giovani comunisti, è una delle due candidate biellesi (con Maria Gloria Gribaldo) alla Camera per la Sinistra Arcobaleno. Sesta in lista, Eleonora ha scelto di fondare la sua campagna elettorale sui temi che più sente vicini. Primo tra tutti, quello del precariato: un problema che lei (pendolare che lavora anche all’Opificiodellarte con mansioni amministrative e che collabora con il Comune di Biella nella gestione del sito di Urban Center) vive ogni giorno.

«L’idea della mia candidatura - spiega - è nata dopo un lungo periodo di inattività politica, a diversi anni di distanza dalla militanza nei Giovani comunisti. Ho ripreso a frequentare l’ambiente quando mi sono scontrata con il mondo del lavoro e con i problemi dei contratti, della ricerca “maltrattata”, della precarietà: realtà difficili che ho scelto di mettere in luce accettando la proposta della candidatura».

Parliamo di programmi.

«Credo molto nella partecipazione “dal basso”, nell’ascolto delle esigenze della gente e dei giovani, per cui credo di dover ascoltare ancora molto. Comunque stiamo già lavorando ad alcune idee. Quel che è certo è che intendo rivolgermi direttamente ai biellesi proponendo l’uscita dalla monocultura tessile e la valorizzazione del territorio da un punto di vista culturale e promozionale».

Due donne in lista: un messaggio importante.

«Senza dubbio. Io, a 26 anni, vivo una situazione professionale per la quale un domani, se dovessi avere dei figli, mi troverei tutti i contratti annullati e non avrei alcun diritto. E’ un problema che è giusto che sia sollevato da una donna. La sensibilità maschile è differente, su molti temi».

Legge 194: la sua opinione?

«Assolutamente favorevole. Non vi si ricorre solo a causa di un errore, ed è giusto che la libertà del singolo non venga compromessa».

Unioni di fatto?

«Ovviamente d’accordo con un loro riconoscimento giuridico».

Berlusconi ha consigliato a una sua “collega” precaria di sposare un miliardario. Lei l’ha presa come un’offesa?

«Un’offesa no. Però mi è venuto da ridere, ormai siamo fuori da ogni credibilità».

v.b. da Eco di Biella - 20 marzo 2008