Lettera aperta al Questore di Biella su "la città di sotto"

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Egregio Sig. Questore,

   mi permetto di scriverLe in forma pubblica e aperta in qualità di cittadino oltre che di rappresentante istituzionale di questa Città. Lo faccio in questa duplice veste per segnalarLe quello che appare ai miei occhi una evidente “attenzione particolare” che la Questura sta riservando al Laboratorio sociale “La città di sotto”. Un’attenzione particolare che si è tradotta in undici sopralluoghi dei quali due ispezioni amministrative oltre a un’ingente numero di volanti durante gli appuntamenti di discussione sulla situazione mediorientale e un cineforum; il tutto a neanche due mesi dall’apertura del circolo.

Sono sicuro che Lei mi dimostrerà l’assoluta fondatezza e liceità di questi controlli, frutto anche di diverse segnalazioni di alcuni residenti del quartiere Vernato.

Ciò che mi stupisce, come cittadino, amministratore pubblico oltre che aderente alla suddetta associazione, è la continua e costante presenza di forze di polizia con la ovvie e conseguenti ripercussioni sui soci (in particolare giovani e giovanissimi) che più che settimanalmente vengono controllati e schedati.

Come ho già avuto modo di manifestarLe in altre sedi, il Laboratorio ha come missione quella di fungere da punto di aggregazione per i giovani di questa Città e di quel quartiere, attraverso la mensa popolare per studenti, una oculata politica dei prezzi e un’offerta ricreativa, culturale e sociale difficilmente riscontrabile in altre realtà cittadine.

I verbali di contestazione che negli ultimi giorni hanno visto protagonista il circolo, ovviamente saranno dibattuti in altre e più idonee sedi che prenderanno le opportune decisioni e non compete a me prendere posizione in merito.

Tuttavia non mi sfugge da abitante del Piazzo con un figlio piccolo, che la vicinanza con locali o circoli ricreativi possa sollecitare l’intervento da parte degli organi da Lei diretti.

 Nonostante ciò, mi permetto di segnalarLe come da due mesi a questa parte oltre che verbali di natura amministrativa sulle norme associative de “la città di sotto”, nessun episodio di violenza, di disturbo comprovato della quiete pubblica o di altri fenomeni di devianza siano stati riscontrati al Vernato.

Anzi il Laboratorio ha tolto dalla strada molti giovani del quartiere in cerca di un punto di riferimento alternativo.

Credo che altrettanto non si possa riconoscere ad altri Circoli privati ben più “blasonati” che, a quando mi risulta, hanno avuto rarissime e assolutamente sporadiche verifiche dalle autorità preposte.  

Purtoppo come Lei sa meglio di me, la nostra città è vittima di continui fenomeni di bullismo e di violenza che stanno interessando, quasi giornalmente, i giovani di questo territorio e che mi pare si siano verificati anche nella notte di venerdì.

Conosco le forze ridotte a disposizione della sua Questura, anche in considerazione dei tagli alla sicurezza contenuti nell’ultima Finanziaria. Per questo mi chiedo e Le chiedo, se sia possibile capire come prevenire oltre che cercare di arginare, i fenomeni di violenza nella nostra città da Riva, al Piazzo, al quartiere San Paolo. Credo, in una costante ricerca, prima di tutto del benessere reale dei cittadini ma anche del diritto sacrosanto dei giovani biellesi di rimanere la notte nella loro Città, evitando di incrementare il triste bollettino settimanale delle vittime della strada.  

 

roberto pietrobon

consigliere comunale della Città di Biella

 

Biella 7.02.'09