Il loro inferno. Il nostro paradiso!
Eccoci qui!
E’ stata una manifestazione strabiliante, le fonti dicono un milione di persone, non sappiamo dirvi se è vero, ma che eravamo in tanti, ma proprio tanti questo ve lo possiamo confermare, noi che abbiamo sfilato e ballato come pazzi per 4 ore dietro il camion dei GC (Giovani Comunisti/e) in Piazza San Giovanni non siamo riusciti ad entrare e con noi un sacco di altra gente che ha continuato a cantare e ballare per un altro paio d’ore.
E cosi abbiamo presentato il conto.
Mentre il Sig. Fini la sfascia la sua di famiglia, noi abbiamo gridato ad alta voce quanto vogliamo la nostra, quanto vogliamo noi cittadini omosessuali, donne, trans, famiglie arcobaleno che i nostri diritti ci vengano finalmente riconosciuti.
Il tempo è scaduto! Questo è il significato finale del Gay Pride di Roma, non c’è più tempo per Prodi e i tentennamenti della sua coalizione, teodem e Mastella in testa, o si svegliano e danno risposte significative alla piazza oppure li mandiamo a casa, che sono poi gli stessi concetti di cui parlavano ieri i rappresentanti della sinistra radicale presenti in piazza.
“Siamo dappertutto, Arrendetevi!” Recitava cosi uno striscione. Lo scacco al family day e a quello che volevano far credere che rappresentasse c’è stato, ed è scacco matto.
Il tempo è scaduto e il conto è salato, giusto giusto un milione.
Non era meglio pensarci prima?
Eurialo&Niso, Biella, Associazione GLBTQ
Giovani Comunisti/e Biella
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Mai come quest’anno l’importanza del “GayPride” si rivela determinante e significativa nel voler dare una risposta alle troppe questioni che riguardano i diritti civili.
Al di là del colorato corteo che sfilerà per le strade di Roma e che sarà l’unica cosa mostrata in Tv insieme alle, meravigliose, Drag Queen, noi vorremmo che venissero rilevate in modo chiaro le tre parole che di questo pride sono lo slogan “PARITA’, DIGNITA’, LAICITA’ “
Parità perché in questo paese non esiste una legge che riconosce e garantisce i diritti alle coppie di fatto etero o omo che siano.
Dignità perché lo sprezzo e l’omofobia che colpiscono la comunità glbtq non hanno precedenti, neanche durante il fascismo siamo stati cosi duramente attaccati, picchiati insultati ecc ecc…
L’omofobia scatenata dalle dichiarazioni dei gerarchi cattolici, bigotti e fascisti ha mietuto e continua a mietere vittime.
Laicità perché è nel nostro dna, nel dna della nazione Italia, è patrimonio della nostra costituzione, e il valore della laicità dello stato riguarda non solo il tema delle coppie di fatto, ma anche la fecondazione assistita, il divorzio, l’aborto e tutto ciò che ultimamente la santa sede ha preso di mira.
La risposta che cercheremo di dare attraverso il pride sarà quella dei cittadini di questo stato che vogliono essere liberi, che vogliono decidere consapevolmente del loro destino attraverso leggi che tutelano il privato dell’essere umano e non le coscienze di chi si crede e pretende.
La partecipazione di tutti è assolutamente necessaria, anche il numero delle presenze acquisterà una rilevanza di valore.
Di fronte a migliaia di persone i nostri governanti dovranno tenere conto che l’Italia è un paese che vuole il rispetto della sua costituzione e anche dei sentimenti dei suoi cittadini, etero e omosessuali che siano.
Per questo vi invitiamo a partecipare al “GayPride” di Roma il 16 Giugno, chi volesse partecipare può chiedere informazioni presso Eurialo&Niso, Associazione GLBTQ Biella, telefono 349/8922646, oppure presso la sede del partito della Rifondazione Comunista, Via Bertodano 7, telefono 015/29629.
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