Meglio attivi che radioattivi. Dibattito il 6 marzo a Biella

 

 

L’accordo firmato tra il Governo Berlusconi e quello francese per la costruzione di nuove centrali nucleari sul territorio italiano è contro la volontà popolare espressa nel Referendum del 1987.
Cos’è capitato da allora? Abbiamo trovato dove mettere le scorie? Non si direbbe, visto che brancoliamo nel buio da oltre 20 anni per quelle accumulate delle vecchie centrali. Abbiamo ridotto i costi per gli impianti? Pare di no, visto che per il 25% di energia elettrica, come voluto da Berlusconi, si prevede una spesa per oltre 30 miliardi di euro. Del resto l’impianto, a tecnologia francese, in costruzione in Finlandia è già in ritardo di quasi tre anni, con una lievitazione dei costi di quasi 2,5 miliardi di euro (pensate cosa accadrebbe per l’Italia!).
E’ aumentata la sicurezza? Per non ripetere l’esperienza di Cernobyl? A Flamanville, in Normandia dove stanno costruendo una nuova centrale francese di terza generazione, in tutti i locali ci sono cartelli con scritto: “In caso d’incidente mettetevi al riparo e ascoltate la radio”.

IL NUCLEARE E’ UN’ENERGIA VECCHIA, COSTOSA E DANNOSA!

CONTRO LA REINTRODUZIONE DELLE CENTRALI NUCLEARI IN ITALIA

PER UN’ALTERNATIVA ENERGETICA ECO-SOSTENIBILE, PULITA E SICURA

Convegno::dibattito

Venerdì 6 Marzo 2009
ore 21.00
Laboratorio sociale “La città di Sotto”
Costa del Vernato, 1 (entrata in Via Conciatori,1) :: Biella

con
Paola Barassi – Presidente Commissione Ambiente Regione Piemonte

Gian Piero Godio - Legambiente Piemonte-Valle d’Aosta

Gianni Naggi – Forum Ambientalista Piemonte