COTA - COTA
Il presidente della regione Cota, a margine della due giorni leghista a Oropa, di cui abbiamo già scritto, è stato ospite della festa della Lega Nord di Cossato.
Stando agli articoli dei giornali locali ha fatto, nel suo intervento, una difesa della riforma sanitaria regionale, dimostrando però di non conoscere il biellese e le sue peculiarità ed evitando di dare risposte sia sulla sua giunta di cui l’ex assessore alla sanità Ferrero risulta indagata sia sul costruendo ospedale di Biella, il cui completamento, secondo voci sempre più insistenti, pare a rischio per la mancanza di finanziamenti .
Ha parlato di una sanità diffusa sul territorio e di ospedali specializzati dove convogliare le urgenze e le specialità, ha ipotizzato un potenziamento delle RSA e delle case di riposo senza tenere conto della realtà biellese.
Nel biellese i posti letto presso le strutture per anziani sono ormai superiori alla richiesta in quanto, a causa della grave crisi del settore industriale, l’anziano diventa suo malgrado una fonte di reddito e sono diverse le famiglie che optano per “tenerlo” a casa spesso perché non hanno alternative.
L’elevato costo delle rette delle case di riposo e la mancanza di fondi per le integrazioni e/o per l’assegnazione della quota sanitaria sono una delle cause che condizionano le scelte di assistenza e cura dell’anziano.
Parlare perciò di aumento delle strutture o dei posti convenzionati appare a oggi una tremenda bufala che solo l’elettorato più ideologizzato può acclamare.
Non ha nominato l’ospedale di Biella, quello che si sta costruendo, neanche di fronte alle voci che dicono che Monferino, facente le veci dell’assessore, abbia detto che non ci sono soldi per finirlo, così come non ha accennato a come farà a uscire dalla crisi nella quale le indagini sul malaffare della sanità piemontese lo hanno cacciato.
Pare abbia detto che la Lega non è un partito che vuole le sedie, ma le azioni e allora si è dimenticato di spiegare come mai a Biella manchi la giunta da un mese perché la Lega vuole un assessorato che il PDL non è disposto a cedere e come mai per stare in maggioranza a Roma vogliono una sedia in più per Reguzzoni.
Il grido di Cota – Cota pare essere stata l’accoglienza dedicatagli dai leghisti cossatesi, probabilmente perché, come agli elettori del PDL, piacciono le barzellette.
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