VILLA BERLANGHINO COSSATO

Nel corso degli anni i comuni italiani, Cossato compresa, hanno acquisito immobili più o meno di pregio,  tramite acquisti agevolati o donazioni di famiglie facoltose con la promessa di utilizzarli a favore della comunità.

Cossato dispone di un patrimonio immobiliare notevole, dalla Villa Berlanghino alle scuole di Castellengo.

E’ di questi giorni la notizia che il sindaco Corradino vuole alienare Villa Berlanghino e il giornale la “Provincia”di sabato 3 settembre colloca il sindaco di Cossato in testa alla classifica dei personaggi “in” perché “siamo di fronte ad un atto di coraggio di un amministratore , vendere la cosa pubblica” così cita il bisettimanale.

Penso invece che un buon amministratore sia quello che sa valorizzare il proprio patrimonio e il proprio territorio, non quello che lo vende. Un buon amministratore deve dare alla comunità il meglio di quello che ha ricevuto. Vendere è facile ci si erano messi in tanti tant’è che è stato necessario un referendum per salvare almeno l’acqua, ma trasporti, sanità e altro sono nell’agenda delle vendite di diversi amministratori.

Vendere oggi significa una sola cosa il fallimento dello Stato, significa non utilizzare al meglio il patrimonio, ma fare cassa, dare ai privati il bene pubblico, significa il fallimento della politica della Lega Nord sul federalismo fiscale. A Cossato, in particolare,  dove il sindaco ne è un fanatico sostenitore è la dimostrazione di quanto falsa sia la loro difesa del territorio, non padroni a casa nostra, ma succubi dei padroni di casa nostra.

Il patrimonio immobiliare comporta per il suo mantenimento dei costi, va per questo gestito in modo ottimale, sempre però tenendo presente che è patrimonio dell’intera comunità e per questo non deve essere usato per fare cassa.

Villa Berlanghino è un immobile di pregio con un bel parco che può essere un valore aggiunto per il comune di Cossato, va valorizzato e “usato” al meglio non venduto. Pare invece che il programma della Lega Nord sia quello delle privatizzazioni e delle cementificazioni.

Dopo Roma ladrona,  Cossato magnona  delle cose nostre.