SE NON ORA QUANDO?

 

 BASTA CON NOTIZIE DI QUESTO GENERE, OCCORRE INTERVENIRE

NON E’ UN PAESE PER LESBICHE

Ieri sera, a Milano, si è verificato l’ennesimo episodio di aggressione omofobica. Questa volta teatro della grave violenza è un ristorante giapponese, in via Sanzio, e il bersaglio una donna che stava tranquillamente cenando con la sua compagna; importunata dalle provocazioni di un uomo al tavolo vicino, ha reagito in modo civile scatenando la furia omofobica dell'uomo che le ha follemente rovesciato addosso raffiche di pugni al viso, provocandole la rottura del setto nasale.

Il pestaggio è accaduto in una zona della Milano-bene che riflette l’Italia di oggi, un paese alla deriva economica, sociale e morale che manovra finanza ed escort alla stessa stregua e si regge debolmente su machismo, omofobia e clientelismo.

Chi da anni impedisce l’approvazione di una legge contro l’omofobia, si deve assumere tutte le responsabilità morali e civili di fronte a queste violenze; la mancata sanzione delle stesse rappresenta un'affermazione di accettazione e di connivenza.

L’omofobia, la lesbofobia e la transfobia sono una piaga che genera solo odio e violenza verso una comunità LGBT che non sta a guardare né rimane vittima ma collabora con le realtà politiche e sociali che riconoscono la ricchezza delle diversità.

Auspichiamo che la giunta guidata dal sindaco Pisapia, di concerto con le associazioni e la comunità intera, possa mettere in atto tutte le azioni possibili affinchè questi crimini non accadano più e Milano torni ad essere una città accogliente e aperta nei confronti di tutt*.

Arcilesbica Zami Milano esprime grande solidarietà alla donna che ha coraggiosamente affermato il proprio diritto a vivere liberamente il lesbismo e chiede al governo, alla nuova giunta di Milano e al paese intero di unirsi per dire “BASTA OMOFOBIA” !!!

Stefania Cista

Presidente ArciLesbica Zami Milano

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