ELEZIONI SUBITO

Altro giro, altra corsa... della speculazione. La Bce non la ferma e chiede solo austerità. Monti & C. acconsentono.


La risposta dei mercati al nuovo governo tecnico è stata chiara e certamente diversa da quella che si aspettavano i nostri strateghi di centrodestra e di centrosinistra. Lo spread torna a livelli allarmanti, vicino alla soglia dei 500 punti, e i BTP a 5 anni piazzati stamattina dallo Stato hanno registrato un 6,29%. Dunque, Monti e i suoi sostenitori oggi si sono trovati di fronte una dura realtà, che certo non cambia mantenendo le stesse politiche precedenti, anzi. La speculazione continua a banchettare indisturbata, in Italia e in Europa. E la cosa più grave è che nessuno fa niente per fermarla. La Bce invece di mandare i suoi tecnici a chiedere misure di auterità dovrebbe acquistare i titoli di stato direttamente e a tassi agevolati, sottraendoli così alla speculazione finanziaria. L'Italia risparmierebbe diversi punti percentuali di interesse, che equivalgono a miliardi di euro. Questo non viene fatto e si cercano miliardi di euro con altre manovre devastanti, colpendo lavoratori e pensionati, svendendo il patrimonio pubblico, privatizzando ogni sorta di servizio. Altri sacrifici, altri tagli. Per cosa? Per ritornare poi a farsi mangiare vivi dal mercato speculativo. Infatti, è evidente che anche le annunciate misure del governo Monti non potranno indirizzarci verso una via d'uscita dalla crisi, che si acuirà proprio perché si mantiene in piedi il sistema che l'ha causata. Un circolo infernale che si ripete fino a quando tutto sarà crollato e lo vedremo probabilmente nei prossimi mesi, quando l'italia dovrà rinegoziare circa 200 miliardi di euro di titoli di stato in scadenza e dovrà farlo alle condizioni imposte dagli speculatori finanziari, soprattutto esteri. La frottola dei sacrifici per ridare fiducia al mercato è stata anche oggi smascherata, come avvenuto puntualmente dopo le varie manovre 'lacrime e sangue' approvate da Berlusconi. E il 'contentino' della patrimoniale, che senz'altro rappresenta una misura necessaria, non può essere usato come scusa per approvare tutto il resto, dal pareggio di bilancio in costituzione alle privatizzazioni, dai licenziamenti facili all'eliminazione delle pensioni di anzianità. La sinistra deve alzare la voce contro questo ennesimo tentativo di macelleria sociale e deve farlo unita senza ambiguità. Forze sociali e politiche di sinistra devono chiarire da che parte stanno, devono rispondere alle persone che pretendono di rappresentare. Sindacati, partiti, associazioni che si definiscono di sinistra devono avere il coraggio di opporsi al nuovo governo Monti e chiedere le elezioni anticipate per ridare al popolo il diritto di poter scegliere il proprio futuro.

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