APPREZZAMENTO PER LA SENTENZA DELLA CONSULTA
COMUNICATO STAMPA
REFERENDUM – FERRERO (PRC – FDS): «PIENO APPREZZAMENTO PER LA SENTENZA DELLA CONSULTA».
Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione Comunista – Federazione della Sinistra, ha dichiarato:
«Esprimo il pieno apprezzamento per la sentenza della Consulta che ha correttamente dichiarato inammissibili i quesiti referendari sulla legge elettorale. La sentenza della Consulta è coerente con quanto la stessa ha deciso in altre occasioni sulla materia elettorale ed è pienamente conforme al dettato costituzionale. Lo abbiamo sempre detto e questa sentenza non ha fatto altro che attenersi al diritto, evitando che fossero le campagne mediatiche a fare giurisprudenza in questo paese. Adesso si tratta di prendere atto del fallimento del bipolarismo e di arrivare ad una legge elettorale proporzionale con la quale i voti degli elettori pesino nello stesso modo e i cittadini possano scegliere i propri rappresentanti».
Roma, 12 gennaio 2012
Default:
Dove:
- Blog di valter clemente
- Accedi per lasciare commenti
Commenti
Anonimo (non verificato)
Gio, 12/01/2012 - 21:53
Collegamento permanente
Sono pienamente d'accordo che
Sono pienamente d'accordo che il voto debba essere proporzionale,ma come si fa a chiedere una legge elettorale che reintroduca il proporzionale quandi in parlamento non interessa a nessuno?
Visto l'andazzo prepariamoci ad una nuova vittoria di berlusconi grazie al porcellum ed alle schifezze che ne conseguono.
Vladimiro
valter clemente
Ven, 13/01/2012 - 08:50
Collegamento permanente
purtroppo
purtroppo la srada è quella a meno che la crisi non porti a rivolte di piazza tali da obbligare il parlamento a modificare qualcosa.
anche se fosse stato valido il quesito, e abolendo il porcellum famoso, fosse stato possibile rientrodurre la legge precedente, il risultato non cambiava, anche il mattarellum premiava il bipolarismo.
noi scrivevamo che il referendum, appunto per queste cose era una ftruffa, perchè faceva credere agli italiani di poter decidere loro col voto chi eleggere mentre rimaneva sempre tutto ben saldo nelle mani delle segreterie dei partiti.