TAVOLO DI DISCUSSIONE SUL TAV
Questa sera al Museo del Territorio, promosso da IDV e SEL si è tenuto un tavolo di discussione sul TAV e sui trasporti locali.
Dalla valle di Susa sono venuti a dirci tecnicamente cosa è e a cosa serve il TAV.
Uno scempio ambientale e uno sperpero di soldi pubblici per ingrassare i soliti noti, dati alla mano inconfutabili, tant'è che nessuno dei faorevoli al TAV ha partecipato, perché quando si tratta di dare spiegazioni tecniche i favorevoli non hanno argomenti.
Si è evidenziato quanto questo investimento ricada negativamente sui territori, perché i soldi uisati, vengono tolti da altri capitoli di spesa compresi i trasporti locali.
Noi abbiamo partecipato con dei saluti e un piccolo intervento che pubblichiamo e un intervento successivo di Nuccio.
Porto i saluti della federazione biellese del prc ,e nei saluti un piccolo contributo a questo tavolo di discussione sul tav.
Il prc è sempre stato attivo nella lotta contro il tav fin dall'inizio 20 anni fa circa e 20 anni di lotta stanno a dimostrare che, nonostante qualcuno si ostini a sostenerlo, non è una esigua minoranza della val di susa che si oppone ma la maggioranza , 20 anni di lotta non sono sostenibili in pochi.
Vuol dire che al di la delle appartenenze politiche, in valle la popolazione ha a cuore il bene della comunità e ragiona su quanto gli è stato presentato, un progetto assurdo con uno sperpero di denaro inutile e pericoloso per la salute di tutti. Come abbiamo sentito negli interventi.
Quello che rimane da capire è dove e come la politica e il resto del paese può intervenire per impedire questo scempio, perché di questo si tratta e su questo si deve discutere oggi, non se si deve o non deve fare il tav, ma come impedire questa scelta scellerata fatta a uso e consumo della speculazione e degli “affari”.
Noi come prc ci siamo, siamo fermamente contrari e su tutto il territorio nazionale operiamo in azioni di controinformazione sul tav, anche qui a Biella dove abbiamo promosso o partecipato a momenti di lotta specifici.
Bisogna insistere per far capire che le risorse economiche che andrebbero sperperate per quel progetto inutile potrebbero essere usate per potenziare le linee locali , nonché utilizzabili per quella grande autostrada che è il mare dando respiro anche alla cantieristica navale e ai porti italiani.
La difesa del territorio deve far parte della difesa dei beni comuni, i beni comuni sono il territorio, unire queste lotte vuol dire combattere per una migliore qualità della vita, dobbiamo renderci conto che non si può essere contrari alla diga, per fare un esempio nel nostro territorio e favorevoli al tav, sono lo stesso problema, gli affari che si appropriano del territorio in barba a chi ci abita.
E il partito degli affari è pronto a sostenere scempi come l'autostrada, come l'utilizzo indiscriminato di territorio per le speculazioni sull'energia da fonti rinnovabili, è pronto a chiedere lo stato di polizia pur di difendere le proprie speculazioni come sta avvenendo proprio in val di susa ed è trasversale agli schieramenti politici, i più accaniti sostenitori dello stato di polizia in valle sono autorevoli esponenti del pd.
Questo ci porta a dire che la strada per la difesa dei beni comuni è ancora lunga e difficile e che non bisogna mai rilassarsi pensando che si possa risolvere in altri modi che non sia la lotta.
A sarà dura
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