VUOI PRENDERE IL TRENO? USA LA MACCHINA

Strano modo di incentivare la popolazione all'uso del treno da parte di Trenitalia e del Comitato pendolari biellese, si fanno chiudere le stazioni, con la teoria che con meno stazioni si raggiunge prima la meta.

Invece di teorizzare l'apertura di più stazioni per dare possibilità a tutti di usufruire del mezzo pubblico poco inquinante, si incentiva l'uso dellautomobile per raggiungere la stazione più vicina  o l'uso di un autobus sostitutivo che vada a incastrarsi nel traffico cittadino.

Le recenti chiusure delle stazioni di Chiavazza e di Vigliano per stare nella nostra nella nostra provincia sulla linea Biella-Novara, che seguono le chiusure di altrettanti stazioni sulla linea Biella-Santhià sono le perle del piano di riassetto delle ferrovie per essere più vicini ai pendolari, ai fruitori maggiori del servizio.

Chiavazza una valvola di sfogo per il traffico della città di Biella per chi, dalle valli Cervo e Oropa si dirigeva a prendere il treno e Vigliano che obbliga a scendere a Cossato con mezzi propri dimostrano tutta l'incapacità di fare programmazione e tutta la mancanza di volontà nell'affrontare il problema del trasporto pendolare da parte delle ferrovie e della politica troppo impegnati a foraggiare progetti faraonici per far arricchire gli amici degli amici.

Cosa serve chiudere Vigliano e Chiavazza se poi il treno ferma a Casaleggio per dieci minuti per aspettare che passi l'altro?

Cosa serve andare in minor tempo a Lione se i nostri pendolari vanno verso Novara e Torino?

Perchè ci si ferma in mezzo alla campagna per far passare il freccia d'argento facendo arrivare in ritardo chi va al lavoro o a scuola?

Occorre un piano nazionale dei trasporti e della mobilità che sappia risolvere queste problematiche e sappia  indirizzare gli investimenti la dove servono. Per risolvere il problema dei pendolari biellesi occorre pensare ad un raddoppio dei binari e alla elettrificazione della linea in modo da far viaggiare i treni senza dover sostare per fare passare l'altro che viene in senso contrario e con treni elettrici su binari rifatti che possono recuperare tempo sia in partenza che entrata nelle stazioni.