KALIMERA

Il rosso Tsipras oscura il bianco Mattarella. Folla di giornalisti alla conferenza stampa.Il messaggio del Prc
 
 

 
Un viaggio di poche ore, diviso tra gli impegni istituzionali - l'incontro con il premier Matteo Renzi e la presidente della Camera Laura Boldrini - e una 'rimpatriata' serale con gli amici della 'Brigata Kalimera', la rappresentanza della sinistra italiana volata ad Atene per sostenerlo prima del voto e festeggiarlo dopo la travolgente vittoria del 25 gennaio. La passeggiata romana di Tsipras, che ha pure ricevuto una telefonata di incoraggiamento di Bill Clinton, è tutta qui. Un "atto dovuto", con un Renzi che lo ha accolto con le solite frasi di circostanza, riservandosi però il "diritto di critica". Tanta solidarietà, a parole. Ma se il rosso di Atene oserà mettersi contro Merkel l'ex sindaco di Firenze è pronto a fare il bulldog.  
La marcia di avvicinamento verso Bruxelles continua,comunque. E sinceramente poteva fare anche a meno della “cravatta” di Renzi (davvero di cattivo gusto regalare un cravatta a chi si trova strozzato dal debito causato dagli speculatori, ndr). La prova dei fatti sarà tra una settimana, a Bruxelles, quando per la prima volta Tsipras entrerà nella sede del Consiglio europeo. Ma già domani la giornata sarà cruciale: Tsipras vedrà il presidente della Commissione europea Jean Claude Juncker, che oggi gli ha fatto arrivare un messaggio abbastanza chiaro: "Dobbiamo tenere in conto sia le scelte democratiche dei greci che le convinzioni degli altri, e non cambiamo tutto solo perché‚ un Paese lo vuole".

Nelle stesse ore il ministro delle Finanze greco Yanis Varoufakis, che oggi ha visto il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan ("la crescita di Atene è interesse comune", ha sottolineato il titolare di via XX Settembre) sarà a Francoforte da Mario Draghi. Oggi Tsipras ha invitato "i cittadini e i creditori europei a non aver paura" delle politiche del governo greco. Noi vogliamo proporre "nuove idee sulla cui base trovare soluzioni di reciproco vantaggio accettate da tutti", ha detto il primo ministro greco alla conferenza stampa a Roma con il presidente del Consiglio Matteo Renzi, dove si sono affollati decine di giornalisti. "Semmai - ha aggiunto - ci sarebbe da avere paura se si persistesse in questo vicolo cieco che ha portato a questo ingigantimento del debito con la necessità di finanziarlo attraverso nuovi prestiti europei". "Il problema di oggi non dipende dal mandato che ci ha conferito il popolo greco, dipende da politiche della troika", ha spiegato Tsipras, sottolineando che con queste politiche il debito greco è passato "dal 124% al 180% del Pil". Invece di aiutarci "a creare un sistema di riscossione tasse funzionate ce lo hanno distrutto, hanno fatto crollare la nostra Borsa, hanno fatto scappare investimenti invece di attirarli e creato un dramma sociale". "Noi - ha sottolineato - proponiamo idee diverse proprio per rispettare gli obblighi assunti, senza creare nuovo deficit e senza obbligare ad infinitum i contribuenti europei a pagare per nuovi prestiti che servono a coprire i prestiti precedentemente contratti dalla Grecia".

Al termine degli incontri istituzionali a Roma, ha salutato questa sera in un incontro privato gli appartenenti alla Brigata Kalimera. Tra loro Paolo Cento, presidente di Sel, e Luciana Castellina. Al suo arrivo Tsipras è stato accolto con abbracci e saluti al "nostro presidente".
«Sono felicissimo di dare il benvenuto in Italia a Yanis Varoufakis e Alexis Tsipras, primo capo di governo del Partito della Sinistra Europea –si legge in una nota a firma di Paolo Ferrero, segretario del Prc -. Negli anni scorsi quando venivate a Roma alle nostre assemblee era difficile trovare una televisione disposta ad intervistarvi. Oggi tornate da Ministri e da Presidenti del Consiglio. Il successo di oggi è frutto del lavoro di ieri: determinato, misconosciuto, coerente con le idee di giustizia e libertà che ci caratterizzano. Oggi con voi arriva la speranza: ben scavato vecchia talpa! Oggi le vostre responsabilità sono enormi perché siete il punto di riferimento delle speranze dei popoli europei per rovesciare le politiche di austerità e uscire dalla barbarie sociale in cui ci hanno portato la Merkel e i suoi camerieri. Tutti i popoli europei stanno comprendendo che la vittoria di Syriza e del popolo greco apre la strada alla vittoria di tutti i popoli europei contro il comune nemico costituito dagli speculatori e dalle politiche neoliberiste. Ad Atene abbiamo festeggiato, oggi è il tempo del lavoro e del raccolto: lavorate bene è il solo augurio che vi posso fare, da parte nostra faremo la nostra parte in questa comune battaglia».
 

 

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