ASL BIELLESE SEMPRE PIU' LONTANA DAI CITTADINI

COMUNICATO STAMPA

 

 

L'ASL 12 CHIUDE  IL SERVIZIO DEGLI OPERATORI SOCIOSANITARI AL DOMICILIO DEI MALATI ONCOLOGICI  E LO CHIAMA POTENZIAMENTO

 

 

 

Grazie alla denuncia della Funzione Pubblica CGIL apprendiamo che con il 31 Gennaio 2016 è cessato il servizio delle operatrici e degli operatori sociosanitari al domicilio dei malati oncologici.

 

 L'equipe delle cure palliative, quali che siano le dichiarazioni dei dirigenti ASL che accampano  un rafforzamento dell'assistenza sul territorio, si impoverisce di un prezioso servizio alle famiglie che si fanno carico della cura dei loro cari nella fase terminale.

 

Accanto ad infermieri e medici infatti hanno agito per  ben sette anni le operatrici e gli operatori domiciliari, con competenza e professionalità riconosciuta universalmente

da tutti coloro che dal lunedì alla domenica sapevano di poter contare sul loro prezioso lavoro e sulla loro rassicurante presenza.

 

Semplicemente e nel silenzio generale, cade un altro tassello dell'assistenza sul territorio, senza che si indichi una valida alternativa che non sia quella di scaricare l'onere dell'assistenza  sul Socio-Assistenziale e cioè sui Consorzi IRIS e CISSABO, già funestati dal blocco delle assunzioni e dai tagli.

 

Quando  la giunta Chiamparino in nome della “razionalizzazione”aveva di fatto depotenziato il presidio Ospedaliero di Biella appena inaugurato, la maggioranza dei sindaci  si è accodata allo smantellamento lento ed inesorabile culminato proprio in questi giorni con la vicenda dei  33 letti di lungodegenza e del  Laboratorio Analisi, consolandosi e facendo finta di credere alla favola del potenziamento dei servizi territoriali.

 

Cosa avranno da dire tutti questi lungimiranti politici  non è dato sapere, con certezza  possiamo affermare che la difesa  dei  diritti   dei malati e  degli operatori non vanno delegati a nessuno, ai cittadini non resta che organizzarsi e mobilitarsi.

 

 

 

Rifondazione Comunista Biellese ringrazia a nome della popolazione le operatrici e gli operatori OSS  delle Cure Palliative per come hanno operato in questi anni ed auspica possano tornare ad operare.

  Siamo solidali con loro che rientreranno al Belletti Bona e con gli operatori  della Lungodegenza,  transitati da Bioglio  all'Ospedale ed ora con destinazione incerta per loro e per i cittadini  malati, mentre  svariati enti  privati si candidano a sostituirsi al  Servizio Pubblico.

 

 

                                                                    La Segreteria di Rifondazione Comunista Biellese

 

 

 Biella, 17 Febbraio 2016