appello FIRMARE PER I REFERENDUM

APPELLO 

FIRMARE PER I REFERENDUM, POI AL VOTO PER BOCCIARE LE MODIFICHE DELLA COSTITUZIONE E LA LEGGE ELETTORALE 

Manca ormai solo il voto della Camera ad aprile per l'approvazione di una 
revisione costituzionale che riduce il Senato a un'assemblea non eletta dai 
cittadini e sottrae poteri alle Regioni per consegnarli al governo, mentre 
scompaiono le Province. Potevano essere trovate altre soluzioni, 
equilibrate, di modifica dell'assetto istituzionale, ascoltando le 
osservazioni, le proposte, le critiche emerse perfino nel seno della 
maggioranza. Si è preferito forzare la mano creando un confuso pasticcio 
istituzionale, non privo di seri pericoli. La revisione sarà oggetto di 
referendum popolare nel prossimo autunno, ma la conoscenza in proposito è 
scarsissima. I cittadini, cui secondo Costituzione appartiene la sovranità, 
non sono mai stati coinvolti nella discussione. Domina la scena la voce del 
governo che ha voluto e dettato al Parlamento questa deformazione della 
Costituzione, che viene descritta come passo decisivo per la semplificazione 
dell'attività legislativa e per il risparmio sui costi della politica: il 
risparmio è tutto da dimostrare e la semplificazione non ci sarà. Avremo 
invece la moltiplicazione dei procedimenti legislativi e la proliferazione 
di conflitti di competenza tra Camera e nuovo Senato, tra Stato e Regioni. 
Il risultato è prevedibile: sono ridotte le autonomie locali e regionali, 
l'iniziativa legislativa passa decisamente dal Parlamento al governo, in 
contraddizione con il carattere parlamentare della nostra Repubblica, e per 
di più il governo non sarà più l'espressione di una maggioranza del paese. 
Già l'attuale parlamento è stato eletto con una legge elettorale definita 
Porcellum. Ancora di più in futuro: con la nuova legge elettorale (c.d. 
Italicum) - risultato di forzature parlamentari e di voti di fiducia - una 
minoranza, grazie ad un abnorme premio di maggioranza e al ballottaggio, si 
impadronirà alla Camera di 340 seggi su 630. 
Ridotto a un'ombra il Senato, il Presidente del consiglio avrà il dominio 
incontrastato sui deputati in pratica da lui stesso nominati. Gli organi di 
garanzia (Presidente della Repubblica, Corte Costituzionale, Csm) ne 
usciranno ridimensionati, o peggio subalterni. Se questa revisione 
costituzionale sarà definitivamente approvata la Repubblica democratica nata 
dalla Resistenza ne risulterà stravolta in profondità. E' gravissimo che un 
Parlamento eletto con una legge giudicata incostituzionale dalla Corte abbia 
sconvolto il patto costituzionale che sorregge la vita politica e sociale 
del nostro paese. Nel deserto della comunicazione pubblica e con la Rai 
sempre più nelle mani del governo, chiediamo a tutte le persone di cultura 
e di scienza di esprimersi in un vasto dibattito pubblico, anzitutto per 
informare e poi per invitare i cittadini a partecipare in tutte le forme 
possibili per ottenere i referendum, firmando la richiesta, e per bocciare 
con il voto nei referendum queste pessime leggi. Sentiamo forte e 
irrinunciabile il compito di costruire e diffondere conoscenza per giungere 
al voto con una piena consapevolezza popolare, prima nel referendum sulla 
Costituzione e poi nei referendum abrogativi sulla legge elettorale. Per 
ottenere questi referendum sulla Costituzione e sulla legge elettorale 
occorrono almeno 500.000 firme, per questo dal prossimo aprile vi invitiamo 
a sostenere pienamente questo impegno. 
Facciamo appello a tutte le persone di buona volontà affinché diano il loro 
contributo creativo a questo essenziale dovere civico. 

CLICCA QUI PER FIRMARE LA PETIZIONE SULLA PIATTAFORMA CHANGE.ORG


Ecco i primi firmatari: 

Nicola Acocella, Marco Albeltaro, Vittorio Angiolini, Alberto Asor Rosa, 
Gaetano Azzariti, Michele Bacci, Andrea Bajani, Laura Barile, Carlo 
Bertelli, Francesco Bilancia, Franco Bile, Sofia Boesch, Ginevra Bompiani, 
Sandra Bonsanti, Mario Bova, Giuseppe Bozzi, Alberto Bradanini, Alberto 
Burgio, Maria Agostina Cabiddu, Giuseppe Campione, Luciano Canfora, Paolo 
Caretti, Lorenza Carlassare, Loris Caruso, Riccardo Chieppa, Luigi Ciotti, 
Pasquale Colella, Daria Colombo, Michele Conforti, Fernanda Contri, Girolamo 
Cotroneo, Nicola D'Angelo, Claudio De Fiores, Claudio Della Valle, Ida 
Dominijanni, Angelo D'Orsi, Roberto Einaudi, Vittorio Emiliani, Luigi 
Ferrajoli, Gianni Ferrara, Vincenzo Ferrari, Maria Luisa Forenza, Patrizia 
Fregonese, Mino Gabriele, Alberto Gajano, Giuseppe Rocco Gembillo, Roberto 
Gennarelli, Paul Ginsborg, Antonio Giuliano, Fabio Grossi, Riccardo 
Guastini, Monica Guerritore, Elvira Guida, Leo Gullotta, Alexander Hobel, 
Elena Lattanzi, Paolo Leon, Antonio Lettieri, Rosetta Loy, Paolo Maddalena, 
Valerio Magrelli, Fiorella Mannoia, Maria Mantello, Ivano Marescotti, 
Annibale Marini, Anna Marson, Federico Martino, Enzo Marzo, Citto Maselli, 
Stefano Merlini, Gian Giacomo Migone, Giuliano Montaldo, Tomaso Montanari, 
Paolo Napolitano, Giorgio Nebbia, Guido Neppi Modona, Diego Novelli, 
Piergiorgio Odifreddi, Massimo Oldoni, Moni Ovadia, Alessandro Pace, 
Valentino Pace, Antonio Padellaro, Giovanni Palombarini, Giorgio Parisi, 
Gianfranco Pasquino, Valerio Pocar, Daniela Poggi, Michele Prospero, Alfonso 
Quaranta, Antonella Ranaldi, Norma Rangeri, Ermanno Rea, Giuseppe Ugo 
Rescigno, Marco Revelli, Stefano Rodotà, Umberto Romagnoli, Gennaro Sasso, 
Vincenzo Scalisi, Giacomo Scarpelli, Silvia Scola, Giuseppe Sergi, Tullio 
Seppilli, Toni Servillo, Salvatore Settis, Armando Spataro, Mario Tiberi, 
Alessandro Torre, Nicola Tranfaglia, Marco Travaglio, Nadia Urbinati, Gianni 
Vattimo, Daniele Vicari, Massimo Villone, Maurizio Viroli, Mauro Volpi, 
Roberto Zaccaria, Gustavo Zagrebelsky, Alex Zanotelli. 

 

Dove: