SCONFIGGERE LA NUOVA SCHIAVITU'
Sentenza Sabr: la nuova “schiavitù” nelle campagne può essere sconfitta
La sentenza del processo Sabr condannando per “riduzione in schiavitù” oltre che per associazione a delinquere imprenditori e caporali rappresenta una vittoria storica della classe lavoratrice italiana. Per noi gli immigrati schiavizzati da questi personaggi senza scrupoli sono parte essenziale oggi della classe lavoratrice del nostro paese e la lotta per la difesa dei loro diritti è parte della lotta per i diritti di tutte e tutti. Questo processo è stato perlomeno incoraggiato da un intervento di inchiesta e lavoro sociale e politico dal basso che ha visto in particolare impegnate tante compagne e compagni di Rifondazione nelle Brigate di Solidarietà Attiva e l’associazione Finis Terrae, culminato nei campi di accoglienza a Nardò nelle estati 2010 e 2011, che avviarono un percorso di emersione dal lavoro nero e auto-organizzazione del lavoro migrante che portò al primo sciopero dei braccianti. Dalle prime denunce depositate nel 2009 alla sentenza di oggi è stata fatta tanta strada e da questa storia va tratta un’indicazione: se politica, sinistra, associazionismo, sindacati presidiano le campagne e supportano l’auto-organizzazione dei lavoratori immigrati è possibile sconfiggere i nuovi schiavisti.
Maurizio Acerbo, segretario nazionale PRC-Se
P.S.: un grazie di cuore ai compagni che nel “partito sociale” ci hanno creduto e che hanno costruito questa esemplare esperienza.
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