Manovra: solo la sinistra antiliberista può produrre un’alternativa alla Ue e al governo
Manovra: solo la sinistra antiliberista può produrre un’alternativa alla Ue e al governo
Pubblicato il 27 nov 2018
di Roberta Fantozzi -
Dopo settimane di scontro esibito con la Commissione UE, il governo ha aperto ad una modifica del rapporto deficit/pil, fissato nella manovra al 2,4%.
Ma non è questo che non va nella manovra e il clima di allarme creato, a partire dalla Commissione Ue, su deficit e debito, risponde solo alla logica dell’imposizione dei vincoli assurdi del Fiscal Compact.
Il rapporto tra deficit e Pil è stato nei 5 anni passati in media del 2,8%: non si comprende la drammatizzazione del 2,4% fuori dalla logica della convergenza verso l’obiettivo del pareggio di bilancio fissato dal Fiscal Compact, che ha ulteriormente inasprito i parametri di Maastricht.
Anche sul debito, come già scritto, se si analizza quello complessivo (pubblico, delle famiglie, delle imprese) l’Italia ha davanti in Europa ben 7 paesi: Lussemburgo, Irlanda, Portogallo, Francia, Grecia, Regno Unito, Spagna.
E si potrebbero aggiungere altre considerazioni.
Quello che non va nella manovra sono le inaccettabili politiche fiscali ed è la mancanza di un piano per il lavoro, la riqualificazione dell’apparato produttivo, la riconversione ecologica e sociale dell’economia.
Scandalo è la Flat Tax, il condono, l’assenza di una patrimoniale.
Scandalo è che con ancora un milione di ULA in meno rispetto al periodo pre-crisi (cioè di posti di lavoro buoni a tempo pieno) non si faccia un piano per l’occupazione.
Scandalo è che non si facciano politiche industriali pubbliche che riqualifichino l’apparato produttivo e lo riconvertano nel segno della sostenibilità ecologica.
Scandalo è che il reddito, diventi una misura che aumenta, invece di diminuire, la ricattabilità e precarietà del lavoro.
Solo la sinistra antiliberista può produrre un’alternativa all’austerità della Ue e al neoliberismo del governo.
Va costruita! #urgentemente!
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