NO A DRAGHI
Mobilitazione nazionale contro Mario Draghi, il superman al servizio della finanza e dei padroni.
Sabato 6 febbraio, ore 14,30, presidio a Porta Palazzo, a Torino
Sabato 6 febbraio ore 14,30, Rifondazione Comunista terrà un presidio a Porta Palazzo (angolo Via Milano), a Torino per manifestare la propria netta contrarietà alla decisione di affidare a Mario Draghi, ex presidente della Bce, il compito di costituire il nuovo governo italiano.
Eguali presidi si terranno in tutte le maggiori città italiane. Si tratta di un ¬film già visto con Monti nel 2012 con conseguenze nefaste per milioni di italiane/i. Quali sarebbero le imprese di cui dovremmo ringraziare questo Superman? La troika? La svendita del patrimonio e dell’industria pubblica sul pan¬lo Britannia? Le privatizzazioni? Lo strangolamento della Grecia di Tsipras quando chiuse i rubinetti alle banche greche per costringere un governo di sinistra ad accettare un memorandum bocciato da un intero popolo? Le letterine con cui ha raccomandato all’Italia di tagliare la sanità e la scuola, di precarizzare il lavoro e abolire l’articolo 18, di fare la legge Fornero? Lo ricordiamo come il banchiere centrale che, dopo aver lavorato per Goldman Sachs come Monti, ha sostenuto l'austerity neoliberista dicendo che l'Europa non può permettersi il suo stato sociale. Ridicolo che Draghi venga presentato come benefattore dell'umanità. Draghi è uno dei più intelligenti e preparati funzionari del capitalismo ¬finanziarizzato globale. Che gli si consegnino le chiavi della Repubblica è la dimostrazione ancora una volta che i partiti di centrosinistra e centrodestra sono allineati al “pilota automatico” della governance europea più che alla difesa dei diritti sanciti dalla Costituzione. Per affrontare la crisi sanitaria, economica e sociale è necessaria una svolta nelle politiche economiche: - blocco dei licenziamenti e degli sfratti per tutto il 2021 - un reddito di base per tutte/i - salario minimo orario di 10€ per legge - tassazione delle grandi ricchezze - un grande piano per il lavoro partendo da 500.000 assunzioni nel pubblico e dalla riduzione dell’orario di lavoro, rafforzamento del pubblico cominciando con investimenti per strutture, strumentazioni e personale nella sanità e nella scuola - intervento pubblico per la riconversione ambientale dell’economia. Costruiamo l’opposizione sociale e politica.
Rifondazione Comunista, Federazione provinciale di Torino
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